Anticorruzione e incompatibilità

12 luglio 2013 | 10:12
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Anticorruzione e incompatibilità

[i]Signore, questa volta mi dovete proprio aiutare a capire le elucubrazioni del Sindaco dell’Aquila in merito all’applicazione delle norme “anticorruzione” che, in qualche modo, dovrebbero definire le incompatibilità dei pubblici amministratori. [/i]

[i]Non riesco a seguire le analisi dalle quali scaturiscono le decisioni del primo cittadino. A volte risultano antitetiche, fantasiose, illogiche, stupefacenti, incomprensibili per i comuni mortali. Infatti, a proposito della norma entrata in vigore di recente per la moralizzazione delle istituzioni pubbliche, volta ad eliminare la commistione dei doppi ruoli e funzioni, ho letto che il Sindaco vuole sbarazzarsi della opposizione per avere mano libera, o per recitare il ruolo di despota di quel poco che è rimasto del Municipio aquilano. Alcuni esponenti della minoranza hanno ricevuto l’invito a dimettersi da consigliere comunale.[/i]

[i]L’iniziativa potrebbe andar bene fino al momento della dimostrazione da parte degli interessati di non trovarsi nelle condizioni indicate dal Sindaco. La stessa azione, però, dovrebbe essere effettuata nei confronti di assessori e consiglieri della maggioranza, almeno per dare una minima parvenza della imparzialità di comportamento, ma non si è verificato ancora nulla. O mi sbaglio? Signore, per carità, se dovessi essere caduta in errore richiamatemi subito al dovere.[/i]

[i]L’aspetto che più mi spaventa, per il quale chiedo il Vostro aiuto, è rappresentato dalla disinvoltura e dalla superficialità con le quali il Sindaco tratta questi argomenti, ignorando la sua personale posizione di Sindaco, dirigente medico Asl e responsabile della Asl Provinciale. In poche parole, si trova proprio nelle condizioni previste e oggetto di stretta applicazione della norma “anticorruzione”, poiché viene a svolgere simultaneamente ruoli e funzioni di controllore e controllato. Non vorrei sbagliarmi. Per questo ho chiesto il tuo aiuto. Per sapere dove vuole andare a parare il primo cittadino. Vuole sbarazzarsi della minoranza e. contestualmente, anche di quella scomoda opposizione in seno alla maggioranza, che ogni tanto prova a sgambettarlo? Oppure vuole restare unico e solo “podestà”, in nome di quella specie di democrazia con la quale afferma di combattere il passato imperialismo?[/i]

[i]Io sono soltanto una povera vedova. Non godo delle prebende e dei privilegi parlamentari, comunali e della Asl. Devo fare i salti mortali per sopravvivere e per portare avanti la mia famiglia con una misera reversale della pensione del mio povero marito. Come puoi ben capire, ho la mente troppo impegnata a risolvere i miseri investimenti giornalieri per la spesa. Se dovessi sbagliare qualche operazione, nessuno mi caccerebbe, nessuno mi inviterebbe a dimettermi, perché il mio posto non fa gola a nessuno.[/i]

[i]Signore, Voi che avete avuto la forza di individuare e sconfiggere i farisei, che avete cacciato tutti dal Tempio, cercate di aiutare il Sindaco ad applicare la norma “anticorruzione”, individuando correttamente le incompatibilità esistenti all’interno del consiglio comunale. Preoccupatevi pure, lo dico in via precauzionale, di individuare un idoneo e capace Commissario, in maniera che la barca comunale, già alla deriva, non vada a disintegrarsi sugli scogli per carenza di amministratori.[/i]

[i]Poi, se volete, richiamatemi accanto a Voi prima che il nostro “Schettino” ci conduca alla totale distruzione. Grazie.[/i]