Body building: è Avezzano la città con più ‘muscoli’

di Gioia Chiostri
La Palazzetto dello Sport di Via Pereto di Avezzano ha fatto da magnifico sfondo sportivo alla manifestazione del campionato italiano di natural bodybuilding: una manifestazione che ha visto fidarsi 50 atleti provenienti da ogni parte d’Italia.
Il 23 giugno scorso, la Marsica è diventata una madrina d’eccezione per questa conosciuta disciplina, che ha allettato fan e curiosi. L’ingresso all’evento per gli spettatori, è stato gratuito, grazie anche ai numerosi sponsor locali intervenuti, e questo ha garantito una partecipazione di oltre trecento visitatori, tra sportivi e curiosi, come Alessandro Stroppa, ricercatore CNR e docente di Matematica e Chimica presso la Facoltà Medicina, università dell’Aquila, che ha affermato: «mi alleno presso la No Limits fin dalla sua apertura in Avezzano, dopo aver frequentato anche altre palestre, in Italia e all’estero. Professionalità ed esperienza mi hanno colpito fin dall’inizio. E infatti, oggi mi ritrovo come personal trainer il campione italiano di Natural Body Building». Il tutto patrocinato dal Comune di Avezzano, non dimenticando che il sindaco Di Pangrazio stesso ha presenziato all’evento, tifando per gli atleti marsicani.
La manifestazione, che nelle precedenti edizioni ha avuto luogo in sedi altolocate, come la città di Bologna, è stata portata ad Avezzano dal Dottor Stefano Piccirillo, il presidente della locale Associazione Sportiva “No Limits”, e dal pluricampione italiano Fernando Di Loreto. « Dopo aver dedicato una vita al ‘Natural Bodybuilding’, in qualità di atleta, preparatore atletico e consulente fitness, ho ritenuto che organizzare una gara fosse per me un ulteriore completamento personale. Questo sport si annovera fra le attività agonistiche definite ‘cenerentole’, dove non girano soldi (soprattutto qui in Italia) e dunque l’opportunità di poter organizzare una bell’evento sportivo, che fosse ricordato ‘a vita’ per la sua riuscita, sia dagli atleti sia dal pubblico, mi ha molto sollecitato.
Ha avuto enorme successo grazie sicuramente anche a Fernando Di Loreto, già esperto nel settore organizzativo» – queste le parole di Stefano Piccirillo – «i numerosi sponsor locali,hanno permesso di offrire ai vincitori premi d’oreficeria, pernotti in suite di agriturismi marsicani, ed altri beni di valore economico; tutto questo in una disciplina dove spesso alle premiazioni non ci sono nemmeno le coppe da consegnare. Non ultimo motivo motore per organizzare la gara, la possibilità di devolvere le offerte del pubblico (l’entrata era gratuita, ma con un bussolotto raccoglitore) in beneficenza».
Durante la manifestazione, gli atleti si sono esibiti nelle rispettive categorie, suddivise per peso, altezza ed età al fine di vincere l’ambito titolo di “campione italiano di culturismo naturale“, ossia senza utilizzo di farmaci aggiunti. Circa una trentina di atleti, infatti, sono stati testati all’antidoping dal corpo paramedico dello staff, al fine di garantire lo svolgersi di una competizione sportiva sana e leale oltre che estetica. Un preciso messaggio quindi, che va a tastare il concetto di «doping e sport, che sono da sempre e purtroppo un binomio indissolubile – ha aggiunto Piccirillo – ciò è valido in qualsiasi attività agonistica, persino nel tirassegno e negli scacchi: con l’utilizzo di farmaci betabloccanti, gli atleti aumentano la concentrazione mentale. Dunque non c’è da stupirsi se anche nel Bodybuilding ci sia un tale inquinamento; innanzitutto precisiamo che i campioni della disciplina natural differiscono dagli altri delle federazioni senza controlli, per avere dimensioni molto più ridotte e forse anche con più calore estetico.
Per lo più parliamo di persone che col proprio peso non superano di molto la propria altezza meno 100, per esempio se si è alti cm 175, non si possono superare i 75-77 Kg, quindi nulla a che vedere con i mostri disumani di 120 kg che ci vengono talvolta propinati dai mass media. Il mio pensiero è che una delle differenze sostanziali del natural dovrebbe essere nella forma mentis: non si dovrebbe gareggiare solo per vincere la coppa a qualsiasi costo, ma perché le competizioni sono un modo per mantenersi in forma tutta la vita, un mezzo per restare giovani, forti e in salute a discapito del trascorrere degli anni. Eppure col passare dell’età, le persone cercano sempre di più delle scorciatoie per tutto: la pillole per dimagrire, per dormire, per andare al bagno. Il culturismo naturale insegna invece che i risultati vanno sudati, poi mantenuti ed apprezzati proprio perché coscienti della fatica fatta per ottenerli».
Da non sottovalutare il fatto che il ricavato è stato devoluto in beneficienza per contribuire alla lotta contro il Parkinson e la ricevuta del versamento è stata pubblicata sulla pagina di Facebook dell’associazione sportiva No Limits, di cui Stefano Piccirillo è il presidente da molti anni.
«D’obbligo – ha affermato l’atleta – ringraziare la presidenza dell’Associazione Italiana Natural Bodybuilding, nella persona del Signor Thomas Visentin, e tutto lo staff Ainbb, per averci dato questa opportunità nonché piena fiducia». Perché la Marsica? «L’ubicazione Marsicana della location nasce in quanto tale zona si evidenzia come punto ottimale di equidistanza tra Nord e Sud, per la facilità di poter essere raggiunta anche tramite aereo, dagli aeroporti di Roma o Pescara, nonché perché vanta buoni collegamenti ferroviari, oltre che dalla rete autostradale. Ultimo fattore, non indifferente, la mia residenza in Avezzano dal periodo postumo al sisma aquilano, scelta quindi legata a necessità logistiche. Una nota di colore: la maggior emittente televisiva araba Al-Jazira era presente alla competizione e l’ha trasmessa in mondovisione, a riscontro che mondo lo sport non è solo calcio, come sovente purtroppo avviene nel nostro paese».
Tra gli atleti marsicani che si sono distinti nelle prove, si ricorda Pasqualino Ricci, vincitore della categoria “open” ossia, senza limiti di peso; lo stesso Stefano Piccirillo, vincitore della categoria “Over 40”, Fernando Di Loreto, medaglia d’argento nella categoria “Over 50” e Lorena Marchi, alla sua seconda gara, argento nelle “miss model”. Il presidente della ‘No LImits’ giudica la sua vittoria come «un titolo che, per quanto altisonante possa sembrare, è la meta di un lungo viaggio. Un viaggio che mi ha portato diritto a conquistare tale vittoria. Se ci sono persone da ringraziare, una è sicuramente la mia compagna di vita, Anastasia, per avermi dato la tranquillità mentale per poter affrontare questa e molte altre prove, nonostante abbiamo avuto un bimbo da poco che richiede mille attenzioni. L’altra è proprio mio figlio, che con un semplice sorriso mi da un ‘energia positiva incredibile ed inesauribile».