
“La città dei saperi e dei talenti” è il titolo del dibattito della giornata conclusiva de “L’Aquila bene comune”, la quattro giorni organizzata dal Partito democratico dell’Aquila nelle piazze San Basilio e Natali per aprire un dibattito al servizio della ricostruzione.
L’incontro di oggi è stato incentrato sul ruolo dei saperi e della conoscenza per il rilancio della città. Il moderatore, il consigliere comunale Stefano Palumbo, ha riassunto così gli intenti: «Apriamo un percorso per valorizzare le nostre eccellenze in questo campo e mettere in rete realtà di primo piano come l’Università e il Gran Sasso Institute».
Paola Inverardi, nuovo rettore dell’università dell’Aquila, ha raccolto la sfida: «Occorre coniugare la realtà scientifica e industriale per la ricostruzione, la città o sarà nuova o semplicemente non sarà. Molte azioni, come il progetto della smart city, sono partite in maniera un po’ disordinata, ma in un’ottica retrospettiva possono dare indicazioni utili per costruire un metodo nuovo, un metodo di lavoro che contempli e permetta la collaborazione tra i diversi soggetti portatori di conoscenza».
Tra questi oltre all’università c’è senz’altro il Gran Sasso Institute, rappresentato da Eugenio Coccia: «Oggi possiamo mettere le premesse per costruire L’Aquila del futuro, una città che venga riconosciuta a livello nazionale e internazionale come luogo di eccellenza della conoscenza. Il Gran Sasso Institute e l’università devono agire in collaborazione per raggiungere questo obiettivo: le premesse ci sono, sono ottimista».
Oscar Cicchetti, direttore strategie di Telecom Italia, pone l’accento sul possibile ruolo positivo dello «sviluppo dei servizi e della cultura digitale», per modernizzare e rendere competitiva L’Aquila, mentre il capo dell’Ufficio speciale della ricostruzione Paolo Aielli ha invocato «un’idea di città, e per questa sono fondamentali i servizi evoluti, altrimenti L’Aquila non sarà mai realmente abitata».
La giornata si è conclusa con la proiezione del film “Diaz”. L’Aquila bene comune prosegue in rete, attraverso il sito www.aqbenecomune.it i cittadini possono interagire e inviare contributi utili alla stesura dei documenti di sintesi da redigere a partire da cinque parole d’ordine (lavoro, sociale, cultura, università, ricostruzione) che rappresenteranno un’idea e un progetto per la rinascita dell’Aquila.