
di Renzo Pinterpe
Primavera è inoltrata.
Tra le aspre montagne,
in un soffice prato d’erbe e di fiori
si slanciano verso l’alto
due piantine, due olmi vicini.
Coccolati e cullati dal vento,
brillando al sole o lavandosi nella pioggia
essi crescono felici, grati, rigogliosi.
Sempre più espanderanno fronde e radici,
sempre più fonderanno i fusti e le linfe
in un totale, reciproco abbandono.
Di notte, con materna tenerezza,
la luna con le innumerevoli stelle
e le nuvole
si alternano nel vegliare
sui loro fervidi sogni
che, riluttanti e leggeri,
sfumano dolcemente
al sorgere di un nuovo giorno,
come la vaporosa nebbia
che tutto avvolge.