Politica e prepotenza

15 luglio 2013 | 09:57
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Politica e prepotenza

[i]Signore, se avessi saputo di dover vivere in un mondo così complicato, corrotto, imprevedibile e odioso, forse, Vi avrei chiesto di tenermi ancora in disparte. Mi sono sentita veramente umiliata quando il Sindaco ha detto che tutti gli aquilani sono “mafiosi”.[/i]

[i]Da che mondo é mondo, però, abbiamo sempre saputo che, per attribuire una qualifica del genere, occorre sempre l’esperienza di un buon maestro. Poi, per cercare di mettere una pezza a colori alla bruta figura del giorno precedente, torna sull’argomento ed afferma che vorrebbe una città come Trento e non come Afragola. Come a dire che attualmente ci troviamo nella posizione della località indicata da Sindaco. Perché non si é fermato a Trento? Avrebbe avuto decisamente un altro significato. Non Vi pare? [/i]

[i]L’aspetto più grave é rappresentato da una rappresaglia poco edificante, tipica proprio delle “cosche”. L’invito alla magistratura e alle forze dell’ordine di controllare tabulati e timbrature delle presenze sul lavoro dei propri colleghi. Francamente, Signore, non ho ben capito se il Sindaco abbia chiesto il controllo delle presenze dei lavoratori che operano nel normale orario d’ufficio, ovvero il controllo dei “privilegiati” che, guarda caso, scelgono l’orario di lavoro a proprio piacimento, possibilmente nei giorni festivi e nelle ore notturne, lontane da ogni ragionevole controllo. [/i]

[i]Appare quanto mai infantile affermare pubblicamente, ma con fortissime riserve mentali, che il Sindaco é disposto a lasciare libero il posto ad un aspirante ancora in lista di attesa. Non é e non dovrebbe essere proprio così. Sarebbe necessario, invece, che gli organi preposti, possibilmente tutti, possano leggere e interpretare nello stesso senso la normativa vigente in materia per giungere all’adozione di un unico provvedimento: la conferma in servizio a tutti gli effetti del Sindaco presso a Asl, oppure, “togliere a Cesare tutto quello che non gli appartiene”. Ben venga, a questo punto, una approfondita indagine della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, i cui risultati contribuirebbero a fare estrema chiarezza.[/i]

[i]Al termine dell’indagine, Signore, richiamatemi pure accanto a Voi, evitandomi di ascoltare ancora gli inutili lamenti di chi, colpito nel vivo, cerca di recitare il ruolo della vittima per commuovere, ancora una vota, l’animo degli ignari elettori. E così sia.[/i]