Ater, Aloisi: «Accuse ingiustificate»

17 luglio 2013 | 18:06
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Ater, Aloisi: «Accuse ingiustificate»

L’amministratore unico dell’Ater dell’Aquila, Francesca Aloisi, oggi ha incontrato il provveditore interregionale alle Opere pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna, Donato Carlea. Il colloquio è avvenuto all’indomani del suo insediamento e subito dopo la prima assegnazione all’Ater di fondi destinati agli interventi su edifici classificati “E”. Erano presenti anche il direttore generale Venanzio Gizzi e Piergiulio Virgilio.

«E’ stato un incontro importante – ha commentato Francesca Aloisi – volto alla risoluzione di questioni spinose relative all’organizzazione dei lavori concernenti le case “E” di competenza del provveditorato alle Opere pubbliche. Carlea ha manifestato il suo fermo intento al fine di accelerare i tempi per la realizzazione delle opere mediante una costante e serena collaborazione e comunicazione tra le strutture».

«Per quanto, invece, riguarda le case “E” affidate all’Ater – prosegue l’amministratore unico – siamo in linea con i tempi preannunciati nella scorsa conferenza stampa. I 29 milioni arrivati nelle casse dell’Ater saranno utilizzati per la ricostruzioni di circa 100 alloggi “E”, oltre alla partecipazione dell’Ater alla ricostruzione di circa 131 appartamenti siti in condomini a proprietà mista che soffrono, in particolare, dello stato avanzato dei lavori da parte dei privati».

«Ribadisco – sottolinea Francesca Aloisi – che nessun altro finanziamento è, ad oggi, nella disponibilità dell’Ater di L’Aquila e che nulla di ciò che è stato stanziato sarà distratto dalla ricostruzione. Rimane ferma la nostra azione per sollecitare l’attribuzione di risorse per il proseguo del programma riguardante i lavori. Dico questo innanzitutto per rispondere alle ingiustificate e infondate accuse proposte a livello di stampa in questi giorni e soprattutto per evitare che si generino delle false aspettative da parte degli inquilini che attendono fiduciosi la ricostruzione delle proprie abitazioni».

«Per ciò che riguarda la sede – ha aggiunto – sottolineo, come ho già fatto, che le risorse necessarie per l’acquisto ci provengono da finanziamenti della legge 560/93, che nulla hanno a che fare con i fondi del sisma, accompagnati da un mutuo bancario contratto dall’azienda stessa. Per concludere, il Comune dell’Aquila ha stabilito, legittimamente e in completa autonomia rispetto all’Ater, di utilizzare parte dei propri fondi per l’housing sociale intervenendo sull’ex Onpi (classificata classe B) e destinandola a casa per anziani. Invito Pio Rapagnà a consentire all’Ater dell’Aquila di lavorare serenamente e gli ribadisco, come già fatto sia personalmente sia con invito scritto, la piena disponibilità a chiarire il reale stato dei fatti rispetto ai fondi stanziati ed allo stato della ricostruzione».