Orso ucciso, Lav incontra procuratore

19 luglio 2013 | 15:12
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Orso ucciso, Lav incontra procuratore

I responsabili dell’animalicidio dell’orso Stefano, trovato mortgo lo scorso 7 luglio sul versante molisano del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, devono essere scoperti. Il bracconaggio deve essere considerato un allarme sociale, un pericolo per tutti. Su questi impegni, il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, e l’avvocato Carla Campanaro, responsabile dell’Ufficio legale dell’associazione, hanno incontrato stamattina a Isernia il procuratore capo della Repubblica, Paolo Albano.

L’associazione ha depositato una memoria basata sugli articoli 544 bis, uccisione di animali, 624, 625 numero 7 del Codice penale sul furto venatorio aggravato ai danni dello Stato, ed ha comunicato ufficialmente alle autorità la disponibilità della ricompensa per chi fornirà le informazioni utili a scoprire i responsabili dell’animalicidio, arrivata alla cifra di 5.000 euro grazie al contributo di tanti cittadini indignati.

I due rappresentanti della Lav hanno quindi consegnato un melo, albero dai frutti più ambiti da parte dei plantigradi, al Comando provinciale di Isernia del Corpo Forestale dello Stato affinché lo pianti nel luogo del ritrovamento del corpo esanime di Stefano. All’albero è stato appeso il messaggio «In ricordo dell’orso Stefano, per tutti gli altri Stefano».