Del Turco: «Pm e giudici stessa logica»

22 luglio 2013 | 16:15
Share0
Del Turco: «Pm e giudici stessa logica»

L’ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, contrariamente alle indicazioni iniziali, ha deciso di incontrare, davanti la casa di Collelongo, i giornalisti che stazionavano dinanzi all’abitazione in attesa della sentenza.

Ai giornalisti è apparso tranquillo. Era accompagnato dal figlio, Guido.

«Ho perso le speranze quando il Pm ha chiesto la condanna a 12 anni. Una richiesta pesantissima che nell’opinione pubblica avrebbe fatto passare la convinzione della colpevolezza», ha detto Ottaviano Del Turco ai giornalisti sull’uscio della casa di Collelongo, dove ha atteso la sentenza dei giudici di Pescara arrivata intorno alle 14 con la pesantissima condanna a 9 anni e 6 mesi.

«Pm e giudici – ha aggiunto – fanno lo stesso percorso e quindi sono abituati a ragionare con la stessa logica inquisitoria».

«Credo nella giustizia: la mia speranza era che si potesse dimostrare che un conto è il ruolo dell’accusa nel sistema penale italiano e un conto è la corte, che può decidere sulla base delle prove che ci sono e sulla base delle prove che non ravvede. Purtroppo così non é».

L’affondo contro la giustizia, spiega è perché si «ripropone un eterno problema, e cioè il rapporto che c’è tra la magistratura inquirente e la magistratura giudicante.
Troppa commistione, troppa confusione: molto spesso diventano presidenti di corte magistrati che hanno fatto i pubblici ministeri e si portano appresso anche quella cultura.

La cosa non è un peccato e non è nemmeno frutto dell’intervento del diavolo, quando uno cresce in un modo è difficile che possa cambiare quando sta per andare in pensione. Così succede in questo paese», chiude Del Turco riferendosi alla separazione delle carriere e al fatto che il presidente del collegiale De Santis ha annunciato che il processo sulla Sanitopoli sarà l’ultimo da lui diretto in quanto prossimo a concludere la carriera in magistratura per raggiunti limiti di età.