Sulmona, lettera aperta al sindaco

22 luglio 2013 | 11:00
Share0
Sulmona, lettera aperta al sindaco

Antonello De Luca di Ripensiamo il territorio ha inviato una lettera al primo cittadino di Sulmona, che pubblichiamo integralmente.

Oltre alla difesa del Tribunale di Sulmona nella lettera si parla anche della valorizzazione del territorio.

La lettera:

Premesso che anche noi solidarizziamo con il Comitato per la difesa del Tribunale di Sulmona, ma consci da tempo che abbiamo molte situazioni a rischio che non possiamo affrontare sempre e solo con Comitati contingenti. Se ci muoviamo sempre con l’acqua alla gola rischiamo ogni volta di affogare.

Quindi, questa del Tribunale va sicuramente affrontata con decisione e solidarietà, ma si può farla diventare anche l’occasione per una progettazione più strategica del Territorio del Centro Abruzzo, rendendolo una municipalità unica e significativa, omogenea e pronta ad ogni evento.

Dobbiamo farla diventare occasione per iniziare a ragionare in termini di ‘Territorio’ dando l’incipit per ridiscutere i confini territoriali per una Grande Municipalità, un’Unione di Comuni ed, in prospettiva, una Fusione con una strategia generale che supporti una nuova geografia non solo della Giustizia, ma della Sanità ed altro. Potremmo già proporre ed abbozzare,nel contesto del Comitato, un nuovo livello amministrativo in grado di rappresentarci e far pesare il nostro territorio emancipandolo da decenni di isolamento.

Occorre affrontare e proporre,una riflessione matura e ponderata, che consenta di definire un nuovo percorso ed assetto istituzionale più consono alle nostre esigenze, nel rispetto alle attuali modalità di vita sul territorio, senza sacrificare quel senso di appartenenza e radicamento che ne costituiscono una componente essenziale.

È su queste direttrici strategiche che auspichiamo, il Sindaco di Sulmona, città Capofila, voglia affrontare il tema e condurlo con una logica ed ottica innovativa, dotandoci di un Progetto del Territorio unificante che coniughi tutte le nostre comunità, altrimenti ci ritroveremo a rincorrere una miriade di problemi in ordine sparso, nei prossimi mesi, senza essere organizzati, e preparati adeguatamente.

La domanda che sorge spontanea, infatti, é: ammesso che si riesca a salvare il tribunale, a che servirebbe un’amministrazione della giustizia nel mezzo di un desolante deserto quale è diventato il ns comprensorio?? Quindi, diamogli una prospettiva sin d’ora.

Distinti saluti

Ripensiamo il Territorio

Antonello De Luca