Strisce blu, CasaPound: «Decisione aberrante»

«Anche CasaPound Italia prende posizione sulla decisione del Comune di ripristinare la sosta a pagamento nel centro storico, oggetto di fortissime polemiche da parte della cittadinanza in questi giorni».
«Riteniamo aberrante la decisione di ripristinare i parcheggi a raso a pagamento a ridosso del centro storico aquilano. Se anche non si volesse considerare il quadro generale della situazione economica nazionale, si deve necessariamente tener conto dei commercianti, degli studenti, degli impiegati e dei lavoratori in genere che quotidianamente si recano in centro storico e che, invece di essere ringraziati per questo, vengono ripagati con una gabella e con un onere che sa di beffa». Così Paolo Ardini, esponente aquilano dell’associazione di promozione sociale.
«Conosciamo bene le motivazioni pratiche che hanno spinto l’assessore Moroni ad una tale decisione – continua Ardini – sappiamo che il contratto con la Società di gestione dei parcheggi, nonchè manutentrice del parcheggio di Via Caldora, doveva in qualche modo essere “onorato” dopo la sospensione forzata causa sisma. Non ignoriamo altresì che il congelamento temporaneo di tale rapporto ha inevitabilmente comportato disagi ai lavoratori dipendenti di tale Società nella stessa misura in cui l’evento è pesato su tanti altri lavoratori, dipendenti e non, concittadini. Quindi, senza barricarsi dietro inutili e populistici proclami, pretendiamo solo che si segua la linea del buon senso e soprattutto della coerenza visto che, non ultimi gli stessi protagonisti di questa sciagurata vicenda, quando ci si rivolge alla platea si inneggia alla “città del futuro”, alla “smart city” e alle “nuove opportunità” ma all’atto pratico si ricade negli stessi errori e si ricorre alle vecchie formule».
«Ci uniamo – conclude l’esponente CPI – a quanti, tra cui il difensore civico regionale, l’avvocato Nicola Sisti, hanno già espresso la propria opposizione al progetto, e aggiungiamo la volontà ferma di vigilare e denunciare il perpetrarsi di tale scelta. Parafrasando l’Assessore Moroni che ritiene il ripristino degli stalli a pagamento un “segnale di ritorno alla normalità”, aggiungiamo che l’unica cosa normale in questo momento sarebbe approfittare della situazione per cercare soluzioni nuove, da noi invocate già più di un anno fa, potenziando il trasporto pubblico locale ad esempio, e riqualificando in esso il personale vacante, il quale non può, come gli altri cittadini tutti, subire passivamente errori che partono da lontano e i cui strascichi ancora oggi paghiamo. Il dovere di “onorare” un rapporto economico con una società privata da parte del Comune, non può e non deve eclissare il diritto, già pesantemente intaccato per ogni aquilano, di vivere e rivivere la propria città, seguendone la ricostruzione giorno dopo giorno».