
«Un’alleanza ‘armonica’ tra politica e imprese per sostenere il comparto agroalimentare abruzzese, settore che più di altri sta dimostrando grande vitalità e vivacità anche in questo momento di profonda crisi economica». E’ l’invito rivolto a Pescara dal presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, che ha aperto i lavori della tavola rotonda “Le sfide dell’agroalimentare e della pasta nel mercato globale“, nel programma dell’edizione 2013 di ‘Pasta Planet’, inserito nella rassegna ‘Mediterranea’.
«Tutti i dati – ha sottolineato Pagano – dimostrano che l’agroalimentare continua a crescere: in 10 anni l’export di lungo raggio ha registrato un incremento del 7%,
offrendo opportunità di internazionalizzazione anche ad aziende di piccole dimensioni che hanno scelto di puntare
sull’eccezionale qualità dei nostri prodotti. Una qualità
‘scoperta’ all’estero solo recentemente e che quindi ha ancora grandi potenzialità di sviluppo. Per questo la Regione Abruzzo è pronta ad affiancare il settore, dando copertura istituzionale a tutte le iniziative che verranno promosse, anche in occasione dell’imminente presentazione dei progetti legati all’Expo 2015 di Milano».
CHIODI: VALORIZZARE ECCELLENZE PRODUTTIVE
Alla tavola rotonda ha partecipato anche il governatore abruzzese Gianni Chiodi. «Occorre tutelare e valorizzare le eccellenze produttive incentivando il fenomeno associativo – ha detto – La nostra realtà economica è caratterizzata da una vivace vocazione agroalimentare con piccole e medie imprese competitive dal punto di vista qualitativo grazie alla capacità di innovazione degli stessi imprenditori. Un settore economico per il quale abbiamo dati confortanti rispetto ad una crisi generalizzata che colpisce altri comparti».
«L’adeguamento della produzione – ha aggiunto Chiodi – alle esigenze di mercato e dei consumatori e la diffusione di un prodotto tipico di qualità è merito della capacità imprenditoriale abruzzese, che sta dimostrando vitalità e vivacità nonostante il momento di crisi economica. A loro va il mio augurio di sempre più ampi successi. L’ente pubblico non può sostituirsi in questo, ma è pronto a sostenere fortemente il settore. Ci interessano, soprattutto, tre punti fondamentali: internazionalizzazione, innovazione e ricerca scientifica. Condividiamo l’idea di un polo di innovazione quale raggruppamento di imprese destinato a simolare scambio di conoscenze ed esperienze, a generare sinergie di rete, vantaggi competitivi e innovazioni nel sistema al fine di raggiungere una giusta collocazione delle specificità sul mercato nazionale e internazionale».