
«L’approvazione del Ddl Lorenzin da parte del Consiglio dei Ministri consente finalmente di mettere ordine e a portare a compimento tutta una serie di norme volte a modernizzare la sanità italiana e a renderla al passo con l’evoluzione dei tempi. In questo conteso va espresso un vivo apprezzamento per il fatto che la professione di psicologo sia stata esplicitamente ricompresa tra le professioni sanitarie di cui al decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233: ciò consentirà il passaggio completo e definitivo delle competenze dal Ministero della Giustizia al Ministero della Salute, nonché, per quanto attiene gli aspetti deontologici della nostra professione, l’accesso alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie».
Questo il commento di Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi all’indomani del varo del provvedimento del Governo.
«Al di là degli aspetti meramente formali – conclude Palma – è il merito della decisione del Governo che va sottolineato con soddisfazione: il riconoscere essere quella di psicologo una professione sanitaria significa porre l’accento sulla fondamentale importanza degli aspetti di relazione e di concatenazione tra gli avvenimenti e loro percezione da parte delle persone, e la diretta relazione con lo stato di benessere e di salute complessiva dei singoli e dei gruppi».