Allattare il proprio bimbo, i benefici

30 luglio 2013 | 10:09
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Allattare il proprio bimbo, i benefici

Al giorno d’oggi il 70% delle mamme italiane sceglie di allattare. Se sei ancora indecisa tra l’allattamento e il latte artificiale oppure vuoi provare un metodo misto, ecco le risposte alle tue domande.

Perché allattare?

L’allattamento del proprio bambino è, per definizione, il tipo di alimentazione più naturale: il latte materno si adatta perfettamente ai bisogni del piccolo. L’atto di allattare inoltre non è benefico solo per il neonato ma anche per la mamma e la formazione di un legame speciale tra i due.

Benefici per il bimbo:

– La quantità ideale degli elementi nutritivi indispensabili al momento giusto della crescita (la composizione del latte si modifica a seconda dei bisogni del bambino);

– Facilità di digestione del latte;

– Protezione contro malattie come diarrea, otite, rinofaringite, bronchiolite e altre malattie infantili;

– Protezione a lungo termine contro le allergie (alimentari e non);

– Protezione contro il diabete;

– Prevenzione dell’obesità;

– Creazione di un legame forte e rassicurante con la madre.

Benefici per la mamma:

– Una sensazione di completezza e unione con il bambino;

– La produzione di endorfine, gli “ormoni del benessere”, che hanno un effetto antidepressivo ;

– Perdita di peso progressiva dal momento che l’allattamento porta a bruciare i chili accumulati durante la gravidanza.

– Nessun biberon da preparare perchè il tuo latte è sempre a disposizione, sterile e alla temperatura giusta.

Come iniziare?

– E’ importante iniziare ad allattare il bambino il prima possibile: nelle ore immediatamente successive al parto il neonato ha il riflesso di “cercamento” che lo porta a cercare il seno e cominciare a succhiare senza difficoltà.

– Una volta attaccato il bambino al seno, la montata lattea verrà naturalmente stimolata.

– Il bambino berrà il colostro, il “primo latte”, di consistenza spessa e colore giallastro, ricco di vitamine e anticorpi.

Come ha inizio la montata lattea?

– Avviene nei due o tre giorni seguenti la nascita.

– I seni si gonfiano e si induriscono.

– Puo’ trattarsi di un procedimento leggermente doloroso (in questo caso, fai una doccia calda massaggiando delicatamente il seno).

Come trovare la posizione giusta?

Esiste una posizione corretta per l’allattamento. Una volta acquisitala, l’allattamento si svolgerà senza problemi.

1. Metti il bambino davanti a te. La testa deve essere sullo stesso asse del corpo, verso il tuo seno e senza torsioni.

2. Avvicina tutto il bambino al tuo seno, testa e corpo (non solo la testa).

3. Il bambino deve prendere tutta l’aureola, o quasi, in bocca, con la mandibola inferiore lontano dal capezzolo.

4. Le labbra del bambino devono avvolgere bene il capezzolo.

Se la posizione è quella giusta, non dovresti provare alcun fastidio o dolore e il bambino dovrebbe deglutire regolarmente. Per controllare che la deglutizione del tuo bimbo sia regolare controlla che il suo orecchio si muova a intervalli regolari.

Non vuoi allattare? Non sentirti in colpa

Alcune neomamme hanno poco latte o delle ragadi che rendono l’allattamento estremamente doloroso, altre sono sensibili alle reazioni di chi le circonda (un figlio maggiore geloso, un marito reticente). Ci sono tante ragioni che possono dissuadere una mamma dall’allattare. Se questo è il tuo caso, non sentirti in colpa: il latte artificiale di oggi assomiglia molto al latte materno. L’importante è essere serena con il proprio bambino.

[i]Fonte: Alfemminile.com[/i]