
«Votare a maggio significa risparmiare 8 milioni di euro, riallineando le elezioni in Abruzzo al resto d’Italia. Non me la sento di pensare diversamente rispetto alla possibilità di votare insieme alle Europee nella finestra estiva». Così il coordinatore regionale del Pdl, il deputato Filippo Piccone, sulla questione della data delle elezioni regionali.
Il parlamentare, come il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, si schiera con il partito di quanti vogliono il rinvio della consultazione visto che in Abruzzo si votò il 15 dicembre del 2008.
Piccone sposa l’ipotesi del 25 e 26 maggio, giorno dell'[i]election day[/i] con le elezioni europee, sulla quale si è pronunciato positivamente il ministero dell’Interno che è forte di un parere dell’avvocatura dello Stato che ha detto sì agli oltre due mesi di proroga rispetto alla scadenza massima teorica di marzo della consiliatura in nome di una norma che richiama la riduzione della spesa pubblica.
«Se Gianni Chiodi oggi fissasse le elezioni – sottolinea – la prima data utile non potrebbe essere che il 15 dicembre o giù di lì. Qualcuno mi deve spiegare come potremmo a Natale far votare gli abruzzesi, con più di metà della regione che in quel periodo ha livelli climatici direi inaccettabili».