
di Nando Giammarini*
Nell’incantevole scenario dei monti dell’Alta Valle del Velino – dove la poesia a braccio ha ancora il suo massimo splendore, con tanti poeti che si tramandano la bella tradizione di generazione in generazione – Bacugno (Rieti) ospiterà, il prossimo tre agosto alle ore 21, nel contesto della festa di Santa Maria della Neve, una splendida esibizione poetica.
Per gli estempori cantori provenienti dal Lazio, dalla Toscana e da altre regioni limitrofe, e per i tanti appassionati di questo genere poetico, colto e raffinato, che da sempre ci ha coinvolti dal profondo in un turbinio d’emozioni, specialmente quando si affrontano temi a contrasto di carattere affettivo-sentimentali, l’appuntamento del 3 agosto a Bacugno è il massimo delle aspettative.
Come dire un modo per raccontare e raccontarsi oltre qualsivoglia definizione, in rima. Un evento di grande importanza poiché nella poesia a braccio hanno trovato espressione, unitamente ai temi di genere, fatti e figure contemporanee, emozioni e passioni, ideologia e lotta politica.
I poeti estemporanei, gente colta, sensibile e raffinata sebbene gli artisti più anziani siano privi di titoli accademici, traggono le loro ispirazioni da piccole cose che rendono ricco l’animo umano e portano calore ed umanità in tutte le occasioni in cui sono chiamati a declamare versi. Non a caso si dice che nel cuore di un poeta non albergano sentimenti d’invidia, di superiorità, di rivalità ed antagonismo, ma solo sensibilità e dolcezza. Essi sono portatori di saggezza e cultura popolare, artisti veri che vedono con gli occhi del cuore la realtà che ci circonda ed in un battere d’ali compongono delle ottave cui si dovrà concatenare il poeta che segue.
Si esibiranno inoltre gli ancestrali strumenti della montagna: le ciaramelle e gli organetti che accompagneranno il canto a serenata, terzine e quartine.
La specialissima serata, organizzata nei minimi particolari con impegno, fantasia e voglia di fare dal giovane Donato De Acutis, figlio d’arte, si svolgerà sul Sagrato della chiesa di Santa Maria della Neve, dove il 5 agosto, ricorrenza della protettrice di Bacugno, si svolgerà un’altra toccante manifestazione: il toro che si inginocchia alla statua della Madonna.
L’esibizione poetica, cui auguriamo ogni successo, inizierà in modo classico con un’ottava di saluto alla festa per poi districarsi in altri temi a contrasto, intervallati dal suono dell’organetto e della ciaramella. Diciamo ancora una volta grazie al poeta, all’amico Donato De Acutis, maestro e promessa dell’ottava rima animato da profondo amore per la poesia, il territorio d’origine, la sua gente.
[i]Omaggio ai poeti estemporanei Pietro e Donato de Acutis[/i]
Arrivai nel suolo bacugnese
Invitato da Pietro e Donato amici cari
Trovai tanta gente gentile, affabile e cortese
Cosa anomala in questi tempi avari
Simili sentimenti vivono solo in paese
In città sono estranei e a volte rari
Per questo cari amici son venuto
Da Cabbia a portarvi il mio saluto.
[i]Ottava di Donato De Acutis di saluto alla festa [/i]
Come il Bove alla Vergine Maria
ancor s’inchina mesto e riverente
così il Poeta torna alla poesia
nei luoghi cari, tra la cara gente.
Ritrova in lor l’antica compagnia
che gli diè tutto e non gli chiese niente
Bacugno canta ancor la Tua cultura
in un “a braccio” che in eterno dura.
*lettore
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