Tir giù da viadotto: nullaosta magistrato per sepoltura salma

Il magistrato di turno della Procura di Teramo, Laura Colica, ha concesso il nullaosta alla sepoltura della salma di Antonio Fiorito, il camionista 28enne di Cosenza, morto la scorsa notte nel suo Tir che dopo aver tamponato un’auto ferma sulla superstrada Teramo-mare, è volato dal viadotto incendiandosi.
E’ bastata la ricognizione cadaverica effettuata questa mattina sul corpo semicarbonizzato dell’autista per confermare che il decesso è stato provocato dai profondi traumi riportati nello schianto, prima ancora di finire sotto quintali e quintali di pollame del carico del mezzo pesante, bruciati nel rogo del tir.
Intanto continuano a restare a disposizione in questura i due giovani romeni, irregolari sul territorio italiano, che si trovavano a bordo dell’Alfa 166 ferma, forse per un guasto meccanico, lungo la carreggiata in direzione Teramo. Il magistrato vuole chiarire quale rapporto ci sia tra loro e la presenza, nei pressi della macchina, di scatoloni pieni di refurtiva, materiali d’ufficio e computer rubati in un’azienda del vicino nucleo artigianale. L’ipotesi, al momento con suffragata da elementi oggettivi, è che si stesse procedendo con un trasbordo di quel materiale dalla macchina ad un’altra.
Ai due romeni verranno contestati la mancata apposizione del triangolo di segnalazione di pericolo e il non aver indossato i previsti giubbini rifrangenti. Su disposizione del pubblico ministero verranno effettuati accertamenti tecnici sull’Alfa Romeo per verificare le reali cause della sosta in corsia di marcia.