
Circa tremila persone stanno assistendo questo pomeriggio, nella chiesa di Sant’Agostino a Marina di Città Sant’Angelo alle esequie di Alessio (22), Federico (50), Mauro (45) e Roberto Di Giacomo (39), morti in seguito all’esplosione avvenuta lo scorso 25 luglio, all’interno della loro azienda di Villa Cipressi di Città Sant’Angelo specializzata nella produzione e vendita di fuochi di artificio.
Ad officiare la funzione funebre, nel piazzale all’aperto,
antistante la chiesa, c’é l’arcivescovo della Diocesi di
Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, affiancato dal parroco della chiesa di Sant’Agostino, don Camillo Lancia.
Al fianco delle quattro bare vi sono uomini delle varie forze armate in alta uniforme. Numerose le autorità civili e militari presenti, fra cui il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, quello della Provincia, Guerino Testa, il sindaco di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi, e primi cittadini di Pineto (Teramo), Silvi (Teramo), Montesilvano (Pescara), e altri centri della provincia
di Pescara, oltre a una rappresentanza del comune di Nicolosi (Catania) che è gemellato con il centro abruzzese.
In prima fila ci sono anche il Prefetto di Pescara, Vincenzo
D’Antuono, il Questore Paolo Passamonti e il comandante
provinciale dell’Arma colonnello Marcello Galanzi, oltre ai
verici delle altre armi.
Esposti i gonfaloni listati a lutto del Comune di Città Sant’Angelo dove è stato proclamato il lutto cittadino e dove uffici e negozi hanno abbassato le saracinesche nel pomeriggio di oggi per ricordare le vittime.
All’ingresso della via che porta alla chiesa, fra due ali di
persone, è stato esposto uno striscione di alcuni metri con la scritta “Vicini alla famiglia Di Giacomo”, che era comparso ieri sera sugli spalti dello Stadio Adriatico di Pescara durante la gara amichevole di calcio Pescara-Monaco.
Applausi all’arrivo di una delegazione di vigili del fuoco e
al momento dell’arrivo delle bare di Alessio, Federico, Mauro e Roberto. Vista la presenza di così tante persone, la protezione civile sta distribuendo delle bottigliette d’acqua.
FRANCAVILLA DEVOLVE COSTI FUOCHI A FAMIGLIE– L’Associazione nazionale imprese spettacoli pirotecnici (Anisp) realizzerà gratuitamente lo spettacolo di fuochi pirotecnici che si tiene a Francavilla al Mare ogni anno il 18 agosto e che sarà intitolato alla memoria delle vittime dell’esplosione di Città S. Angelo mentre il Comune di Francavilla corrisponderà alla famiglia Di Giacomo, che ha avuto quattro dei suoi componenti uccisi nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, i 24.000 euro stanziati per lo spettacolo, ovvero stessa cifra contenuta
nel contratto già stipulato con la ditta Pirotecnica Abruzzese. Lo rende noto il Comune di Francavilla.«La vicenda della famiglia Di Giacomo ci ha molto colpito ed
ha colpito la città tutta. Le persone con le quali lavori
diventano amiche e con Mauro Di Giacomo avevamo instaurato un rapporto di collaborazione e di stima frutto della sua
professionalità e della sua educazione », dice il sindaco di
Francavilla al Mare, Antonio Luciani, raccontando che « anche quest’anno avevamo affidato loro una delle serate più importanti dell’estate francavillese. Dopo la tragedia, la discussione all’ interno dell’Amministrazione comunale è stata assai partecipata da parte di tutti i consiglieri che hanno espresso pareri e perplessità, cercando una soluzione che rappresentasse il nostro stato d’animo e la nostra vicinanza alla famiglia. Domenica mattina abbiamo parlato con il presidente dell’Anisp Giuseppe Parente, giunto da Torino per incontrare i congiunti dei defunti, proponendo una collaborazione per realizzare i fuochi del 18 agosto e dare all’evento una motivazione più profonda. Parente è già al lavoro per le questioni tecniche e ci ha annunciato che lo spettacolo sarà effettuato da eccellenze nel settore provenienti da tutta Italia. Una dedica concreta a persone perbene che hanno subito una tragica fatalità, un aiuto all’immagine delle nostre ditte artigiane che lavorano con sacrificio, a dispetto del mercato dei botti illegali, e che sono chiamate ad esibirsi in tutto il mondo».
«SACRIFICIO DEL GIOVANE ALESSIO» – Il sacrificio del
giovane Alessio ha caratterizzato un passaggio dell’omelia dell’arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, durante i funerali delle vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi pirotecnici a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo ai quali hanno partecipato oltre tremila persone. Nell’incidente sono morti il titolare della fabbrica Mauro Di Giacomo, 45 anni, il figlio Alessio (22), il fratello Federico (50), e il nipote Roberto (39.
«Ha portato i soccorritori sul luogo della tragedia per
salvare i suoi familiari – ha ricordato monsignor Valentinetti, parlando del 22enne – incurante del pericolo e dei rischi che avrebbe corso. Il Signore, che è grande, possa accogliere questi suoi figli nella casa di Dio».
Composto il dolore dei parenti più stretti che hanno
ricevuto, nel giorno dell’ultimo saluto ai loro cari, l’
abbraccio dell’intera comunità di Città Sant’Angelo e dell’
intero Abruzzo. I feretri sono stati portati a braccio prima e dopo la funzione religiosa dagli amici che indossavano magliette con alcune scritte in ricordo delle vittime.
Al termine della funzione religiosa ha preso la parola
Giordano Di Giacomo (21), figlio di Federico, rimasto ferito
nell’esplosione e uscito dall’ospedale poche ore prima dei
funerali. «Ringrazio tutte le forze dell’ordine per l’impegno profuso durante i soccorsi – ha detto – e tutta la comunità di Città Sant’Angelo per la vicinanza mostrata nel momento del dolore. Ora dobbiamo trovare la forza e il coraggio di andare avanti in questo momento di dolore».
Il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, si è
augurato che, “una volta spenti i riflettori, la famiglia Di
Giacomo non rimanga sola nel dolore».