«Nuovo allarme credito, imprese a corto di liquidità»

1 agosto 2013 | 10:20
Share0
«Nuovo allarme credito, imprese a corto di liquidità»

«L’Abruzzo è tra le ultime regioni d’Italia come flessione del credito erogato alle imprese artigiane. I numeri della crisi sono messi in fila nel rapporto annuale pubblicato dalla Banca d’Italia, che conferma l’allarme lanciato da Confartigianato sull’aumento della stretta creditizia per le imprese». A comunicarlo è l’ufficio Stampa Confartigianato Abruzzo.

«Dallo studio condotto da Palazzo Koch – si legge nella nota – emerge che il credito totale erogato in Abruzzo, da oltre un anno, è in continua discesa: nel 2012 il credito concesso alla imprese è stato di 15.718,5 milioni di euro (-3,6%), di cui 1.173,9 milioni di euro (-7,7%) per il settore artigiano. La provincia che ha risentito maggiormente della stretta creditizia è stata Pescara (-9,5%), seguita da Teramo (-8,3%), L’Aquila (-6,6%) e Chieti (-6,5%). I dati sono particolarmente critici per le piccole imprese, quelle con meno di 20 dipendenti, che registrano da un lato una contrazione maggiore e dall’altro un costo del denaro più alto: a marzo del 2013 il tasso del credito a breve termine era del 9,56%, mentre quello applicato ad imprese medio-grandi, con più di 20 dipendenti, del 7,23%, con un differenziale del 2,33%».

«Dal rapporto – si legge ancora nella nota – si evince anche che da dicembre 2010 a marzo 2013 i tassi per le piccole imprese sono cresciuti dell’ 1,63%, mentre il tasso ufficiale di riferimento, nello stesso periodo, è passato dall’1% allo 0,50%».

«Le imprese abruzzesi sono a corto di liquidità e rischiano o di chiudere o di licenziare – ha commentato Daniele Giangiulli, segretario di Confartigianato Abruzzo. Quel che è più grave e paradossale è che gli imprenditori sono costretti ad indebitarsi con le banche per compensare i mancati pagamenti da parte della pubbliche amministrazioni. I problemi di liquidità degli imprenditori devono essere affrontati con uno sforzo comune straordinario e un impegno responsabile da parte del sistema bancario. In questo la regione Abruzzo sta facendo la sua parte e auspichiamo che possa varare e con la massima tempestività e risolutezza il secondo bando a sostegno dei consorzi fidi, cerniera preziosa ed indispensabile per il rapporto banca-impresa, che avrebbe effetti positivi a catena su tutto il circuito dai pagamenti e restituirebbe fiducia».

«D’altra parte – si legge nel rapporto – la crisi di liquidità delle imprese è aggravata dal fatto che in tutti i segmenti di mercato, l’Italia è il Paese europeo con i tempi di pagamento più lunghi rispetto alla media europea».