Masci, «conti in ordine e utilizzo oculato dei fondi europei»

«Cinque anni fa, due grossi macigni gravavano sulla testa degli abruzzesi: il più alto indebitamento e la più alta tassazione d’Italia. Come Giunta regionale decidemmo di mettere in atto una strategia unitaria che evitasse di far indebitare ulteriormente l’Abruzzo. E questo è stato possibile, in gran parte, attraverso l’utilizzo di fondi alternativi a quelli derivanti dal gettito fiscale regionale come i fondi europei». Così l’assessore al Bilancio, Carlo Masci, rispetto all’inversione di tendenza che si è registrata da un certo punto in poi.
«In passato, – ha ricordato Masci – l’uso delle risorse comunitarie era residuale perché mancava una cultura specifica in tal senso ed era molto più semplice ricorrere all’indebitamento. Il cambio culturale – ha spiegato l’assessore – ha riguardato l’intera Regione, non solo la struttura amministrativa regionale. Anche i cittadini. Oggi il risultato è stato colto appieno visto che riusciamo a utilizzare i fondi europei in maniera migliore rispetto al passato e siamo anche capaci di tenere sotto controllo il bilancio tanto è vero che non siamo più la Regione più indebitata d’Italia, primato negativo che è passato al Piemonete ed al Lazio».
«L’Abruzzo – ha aggiunto – è stata anche l’unica Regione in Italia ad aver abbassato le tasse e si continuerà a farlo anche in futuro perché, in un momento storico davvero difficile da un punto di vista economico-finanziario come quello che si sta vivendo da anni, è stato necessario mantenere i conti in un equilibrio virtuoso. Questo nonostante i trasferimenti dallo Stato siano diminuiti addirittura del 90 per cento tanto è vero che – ha sottolineato l’assessore – nel 2006 erano pari ad un 1 miliardo 300 milioni di euro l’anno mentre oggi si sono ridotti a 100 milioni».
«In passato, oltretutto, – ha proseguito l’assessore – si continuavano ad utilizzare fondi che non esistevano facendo debiti mentre non si sfruttavano a dovere i fondi comunitari, certamente più cospicui rispetto a quelli attualmente a disposizione. Invertendo la situazione, – ha concluso Masci – abbiamo trovato l’uovo di Colombo».