
Nuovo passo avanti verso i super computer del futuro che sfruttano la luce per la trasmissione dei dati.
È stata dimostrata per la prima volta la possibilità di comprimere e decomprimere le informazioni ‘scritte’ nei pacchetti di luce (fotoni) senza rischiare di perderle.
Il risultato, pubblicato su Nature Photonics, si deve ai ricercatori dell’università Sapienza di Roma e dell’università Federico II di Napoli.