Consorzi industriali, Cisl: «Ineludibile coordinamento enti»

5 agosto 2013 | 15:00
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Consorzi industriali, Cisl: «Ineludibile coordinamento enti»

«La Cisl Fp negli ultimi mesi ha denunciato con forza il ritardo con cui procede la riforma dei Consorzi Industriali creando contraccolpi alla gestione dei servizi erogati alle aziende abruzzesi». Lo ricordano in una nota il coordinatore consorzi industriali Fp Cisl Abruzzo, Giuseppe Sciubba, e il segretario generale abruzzese del sindacato di categoria Vincenzo Traniello.

«In una nota inviata all’assessore regionale alle attività produttive, Alfredo Castiglione – dicono – abbiamo evidenziato le carenze della normativa regionale in materia di competenze tra Consorzi industriali e ATO (Enti d’ambito) e SASI (Servizio Idrico Integrato). La normativa, ancorché modificata ed integrata con delibera della Giunta regionale numero 421 del 17.06.2013, non chiarisce e non distingue con precisione le competenze dei vari Enti, generando conflitti che spesso sfociano in contenziosi legali. Questa situazione di conflittualità produce costi enormi di spese legali a carico dei vari Enti regionali, che si ripercuotono automaticamente sul costo dei servizi erogati alle aziende e ai cittadini».

«La Cisl Fp – prosegue il sindacato – ritiene ineludibile ed indifferibile da parte della Regione Abruzzo la costituzione di un coordinamento politico e tecnico dei vari Enti (regionali), chiamati a gestire i servizi alle aziende e la fornitura dell’acqua potabile e la relativa depurazione, per trovare soluzioni che migliorino l’azione amministrativa e garantiscano l’erogazione dei servizi in modo efficace ed efficiente. Non è più ammissibile che conflitti di bottega dell’uno e dell’altro Ente possono avere un riverbero negativo sulle attività produttive e sugli utenti, che si vedono erogati servizi di bassa qualità e aumenti delle tariffe per coprire costi di gestione dovuti a questa conflittualità permanente di competenze tra gli Enti».

«La Cisl Fp, congiuntamente alle altre Organizzazioni sindacali – si legge ancora nella nota – ha sensibilizzato su queste problematiche sia il prefetto e sia il presidente della Provincia di Chieti, che hanno cercato di comporre questi conflitti attraverso un tavolo provinciale tra le Istituzioni interessate. Rammarica – affermano infine Sciubba e Traniello – l’assenza a questi tavoli di confronto di una mancanza istituzionale dell’Ente Regione e dei responsabili degli enti d’ambito, a cui chiediamo una maggiore attenzione e assunzioni di responsabilità».