
di Antonella Calcagni
A due anni esatti dall’inaugurazione e dopo un mare di polemiche e appelli disperati del direttore del conservatorio Bruno Carioti, è stata finalmente rilasciata l’agibilità definitiva per l’auditorium di Shigeru Ban donato al Comune dell’Aquila dal governo Giapponese e costato 700 mila euro. La delibera di giunta è stata approvata la scorsa settimana.
Il sopralluogo dei vigili del Fuoco c’è stato la scorsa settimana, dopo l’effettuazione degli interventi di competenza della Protezione civile in seguito ai danni riportati a causa della grande nevicata di due anni fa. A contribuire all’accelerazione del procedimento è stata la necessità di ospitare nella struttura i concerti di master Class dei musicisti provenienti dal Belgio.
«Abbiamo fatto il possibile per mettere in moto le procedure tese a definire una volta per tutte la vicenda – ha spiegato l’assessore al Turismo, Lelio De Santis – a ritardare le procedure è stato anche un rimpallo fra Comune e Provincia circa la titolarità della proprietà dell’auditorium». La Provincia infatti riteneva che la struttura per competenza dovesse essere inserita nel patrimonio edilizio scolastico, insieme al conservatorio. Il Comune invece sostiene che il manufatto sia di proprietà dell’amministrazione «visto che la donazione – spiega De Santis – è stata fatta dal governo Giapponese direttamente al Comune dell’Aquila».
Il direttore del conservatorio Casella, Bruno Carioti, spiega che la struttura sarà al servizio del conservatorio, ma sarà comunque a disposizione di tutte le associazioni musicali della città. Infine una curiosità che suona come una rivelazione: l’auditorium non è stato realizzato solo in cartone compresso come intendeva fare in origine l’architetto Ban. Se così fosse stato non avrebbe mai ottenuto l’agibilità in quanto il cartone non è considerato un materiale da costruzione. In realtà spiega Carioti, a sostenere la strutture ci sono delle colonne in acciaio ricoperte di cartone. Insomma, l’auditorium di Ban non è un castello di cartone, ma una struttura destinata a durare negli anni.