
«Da quando c’è stato il terremoto, Paganica è stata via via abbandonata a sé stessa, ed ora tocca a noi abitanti rimboccarci le maniche e pulire le strade dalla sporcizia – questo lo ha affermato Saverio Ferella, sempre vissuto a Paganica – la fontana di Fontevecchia, importante simbolo della zona e più vecchia fonte conservata a Paganica, era in uno stato inguardabile.
Alghe nell’abbeveratoio, sporcizia nel lavatoio, per giunta ancora a volte usato d’estate, hanno reso questo antico monumento una bruttura. Adesso, qualche volenteroso del posto ha fortunatamente pulito un poco la fontana, ma i dintorni sono rimasti abbandonati e pieni di rifiuti».
Le foto sono del mese di giugno e la situazione che si evince non è delle migliori, sia per l’igiene che per l’aspetto esteriore di un luogo, come la parte alta di Paganica, che merita di essere conservato. Il sisma del 6 aprile ha reso inagibile la zona vecchia, e, come ha aggiunto il signor Ferella, «da quel momento si è desertificata e questo, ovviamente, ha portato ad una situazione di stasi per quanto riguarda le pulizie. La gente continua a venire a Fontevecchia per raccogliere l’acqua potabile e per questo legame così forte alcuni cittadini volontari l’hanno ripulita.
«Cosa che invece non è accaduta per i dintorni. Il problema dell’incuria mi tocca da vicino poichè accanto alla fontana sorge la casa di mio padre, che adesso non c’è più. Ed essendo diventata un mio bene, un legame profondo con la mia famiglia, non potevo restare a guardare l’ingigantirsi di questa condizione di degrado. Io ho tentato di pulire la fonte per quel che potevo, ma da solo è difficile».
«La fontana di Fontevecchia è il simbolo di Paganica, assieme al vetusto castello: sono i punti di riferimento per noi cittadini che qui abbiamo vissuto una vita intera. Io ci tengo alla vita del paese, ma al di là di poche associazioni di volontariato, non vedo alcun miglioramento per la sua situazione. Spero, fra qualche mese, di contemplare una zona più pulita e abitabile. Il terremoto non è una giustificazione: bisogna andare oltre e pensare anche a ciò che verrà poi per il paese. Quando finalmente le cose cominceranno a mettersi in moto, che scusa è con la gente che viene da fuori, per giustificare questo degrado? Sono molto pessimista in merito, purtroppo».