Maurizio Rolli e le magie in musica del ‘Trio of Oz’

Due lettere che stanno ad indicare due grandi nomi della musica internazionale. O come Omar Hakim, nome leggendario della batteria, sul palco con Sting, Madonna e David Bowie, solo per citarne alcuni; Z come Rachel Z tastierista di Prince, Peter Gabriel, Pino Daniele. Dal loro incontro artistico nasce il “Trio of Oz” che sul palco racconta in note la storia del jazz e del pop dagli anni 70’ fino ad oggi.
A completare la formazione c’è un artista che è ormai sinonimo della musica di qualità “made in Italy” all’estero, il contrabbassista abruzzese Maurizio Rolli. Due date italiane, il nove agosto a Mattinata (Foggia) ed il dieci agosto a Platania (Cosenza) per proporre un repertorio che spazia dai Radiohead, passando per le composizioni di Wayne Shorter e Sting. Un’estate particolarmente ricca di soddisfazioni per Rolli impegnato sia come musicista che come arrangiatore e didatta.
Il suo ultimo lavoro discografico, “7 in latino” (produzione internazionale per l’etichetta widesound che vede la partecipazione, tra gli altri, del percussionista peruviano Alex Acuna, del tastierista venezuelano Otmaro Ruiz, del batterista messicano Israel Varela e del sassofonista argentino Javier Girotto) sta riscuotendo ottimi consensi di vendita e di critica ed è stato inserito nella programmazione di RaiStereoNotte.
Successi anche per l’ultimo lavoro come arrangiatore per l’orchestra sinfonica abruzzese diretta da Ettore Pellegrino. “Tangamente” uno spettacolo basato sulle musiche di Piazzolla e le poesie di Horacio Ferrer.
Soddisfazioni arrivano anche dall’attività didattica, visto che gli studenti di musica d’insieme del Conservatorio “Luisa d’Annunzio” di Pescara, preparati appunto dal Maestro Maurizio Rolli, si sono imposti nel Festival dei Conservatori Italiani, superando una concorrenza agguerrita composta da ben 42 formazioni.