Servizio idrico integrato, «si rischia il collasso»

6 agosto 2013 | 12:34
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Servizio idrico integrato, «si rischia il collasso»

La Cisl Abruzzo, insieme alla Femca regionale, hanno più volte lanciato un forte allarme sulle drammatiche condizioni del Servizio Idrico Integrato (Sii).

«Abbiamo richiesto un immediato cambiamento, ma, ad oggi, siamo stati inascoltati», dichiarano i due segretari della Cisl e della Femca AbruzzoMolise, Maurizio Spina e Donatino Primante. «Infatti – osservano – la situazione delle Ato e delle Società di Gestione diventa ogni giorno più ingovernabile». Un’analisi evidenziata più volte anche dallo stesso Commissario, l’ingegnere Pierluigi Caputi.

«In questi mesi la situazione si è aggravata ulteriormente: si rischia di arrivare all’oggettivo collasso del Servizio Idrico Integrato – denunciano la Cisl e la Femca Cisl Abruzzo – anche a causa del ‘silenzio’ della classe politica tutta, da destra e da sinistra, compreso i comuni, nonostante quest’ultimi abbiano un potere di gestione. La Regione Abruzzo, di fronte a questo dissesto di un servizio pubblico essenziale, non può rimare a guardare ma deve delineare gli indirizzi della riforma superando i localismi e lasciando ai comuni solo il potere di controllo e non gestionale delle società».

I due segretari chiedono alla Regione Abruzzo che venga costituita un’unica società pubblica, che faccia proprie le buone pratiche presenti, che sia radicata sul territorio, gestita con efficienza ed economicità, con l’individuazione di manager all’altezza della gestione industriale del servizio e legato ai risultati, al fine di dimostrare, che il servizio pubblico può essere un’opportunità per la collettività.

«Il tempo delle riflessioni e dei ripensamenti è finito – commentano infine Spina e Primante – bisogna muoversi prima che a rimetterci siano sempre gli stessi, lavoratori e cittadini, e che si arrivi alla privatizzazione dell’acqua a causa di un”allegra’ gestione di un bene pubblico. La Regione Abruzzo deve convocare, al più presto, un Consiglio straordinario sul Servizio Idrico Integrato e deve assumere le decisioni necessarie di riforma del servizio».