Storico evento a Cabbia di Montereale

6 agosto 2013 | 17:42
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Storico evento a Cabbia di Montereale

di Nando Giammarini*

Cabbia di Monterale – un paesino incastonato nell’incanto montuoso dell’Alta Valle dell’Aterno, tra il Gran Sasso ed i monti della Laga – il 12 agosto 2013 accoglierà le reliquie del suo beneamato protettore: San Rocco.

Uno speciale incontro tra spiritualità e fede con il santo guaritore della peste. Incontrarlo, conoscerlo e venerarlo alla presenza dei suoi resti mortali deve essere un confidargli i nostri desideri, le nostre attese, le paure, le speranze, le ansie con le quali spesso andiamo avanti verso albe di prosperità e lidi di vera gioia. A lui chiediamo di intercedere perché il Signore ci aiuti ad accogliere e superare le prove quotidiane che la vita ci pone; a lui, amico, esempio di bontà ed umanità, maestro di vita e testimone di fede, chiediamo conforto.

Da San Rocco obbiamo imparare ad accettare le prove della vita, il dono della sofferenza, della solitudine, della carità e a sostenere, in uno slancio di altruismo e generosità, i fratelli più poveri. A lui si rivolgevano – con fede e devozione, i Cabbiesi, passando davanti alla Sua chiesa quando partivano per la guerra, per recarsi come emigranti nelle miniere di Charleroi in Francia o semplicemente a Roma in cerca di lavoro. Segnandosi con la croce e dicendo semplicemente: ” San Rocco me aiutame”. In quel gesto ed in quella frase sono racchiusi i veri valori, le tradizioni religiose di intere generazioni di fedeli devoti al nostro Santo Protettore.

Dal 12 agosto – grazie all’associazione europea “Amici di San Rocco” che ha apprezzato l’operato della nostra Confraternita restituita a ridosso dell’anno giubilare 2000, il nostro forte spirito di fede e devozione per il Santo – la nostra Comunità vivrà un momento di alta spiritualità: la Teca con la statua del Santo, che sta per chiudere gli occhi su questa terra per aprirli alla luce beatifica di Dio, e la Reliquia, saranno esposte nella chiesa Santa Maria Assunta a Cabbia di Montereale.

Le stesse giungeranno in paese – accompagnate da Fratel Costantino De Bellis, uomo consacrato, fondatore della grande famiglia Amici di San Rocco, procuratore e padre guardiano – intorno alle 17.30 di lunedì 12 agosto e potranno essere visitate a partire dal giorno successivo, mercoledì 13 agosto, con orario 08.30/12.30 e 16.00/20.00.

Verranno accolte dalla banda musicale del Comune, da autorità militari, civili e religiose. Sarà celebrata una santa Messa in onore di San Rocco e dobbiamo vivere questo toccante momento all’insegna della spiritualità e della festa con tutti i devoti. Ognuno di noi deve imparare a seguire le sue orme, imitandone le virtù e l’amore per il prossimo – gli umili, i poveri, i sofferenti, i diseredati – in nome dei quali abbandonò i propri beni, dedicandosi alla cura ed al sostegno dei fratelli bisognosi: coloro che non avevano nulla e ai quali si negava anche la tranquillità del nulla.

Proprio contemplando l’immagine del corpo del Santo, i devoti, immersi nella meravigliosa cornice naturale di Cabbia, potranno comprendere la bellezza della vita vissuta secondo il Vangelo. Essa deve essere di stimolo continuo a tanti credenti smarriti agli albori del terzo millennio, affinchè riscoprano i veri valori del vivere civile nei luoghi di lavoro, nelle varie associazioni, nelle famiglie e si adoperino alla costruzione di una società più giusta, più solidale, più umana.

{{*ExtraImg_154598_ArtImgRight_300x275_}}La Reliquia e la Teca verranno portate in solenne processione il 16 agosto, giorno di venerazione del Santo, alla presenza del vescovo ausiliario dell’Aquila monsignor Giovanni D’Ercole, che ringrazio fin d’ora per la sua partecipazione, di tante autorità militari e civili e soprattutto tanti devoti giunti da tutto il territorio della Regione. Le stesse saranno salutate, con tutti gli onori, il giorno 17 agosto, quando ripartiranno per Casertavecchia, dopo un altro toccante evento per la nostra Comunità: la Commemorazione dei Caduti di tutte le guerre.

E’ consolidata costumanza Cabbiese deporre una corona d’alloro, nel contesto della festa di San Rocco, al Monumento ai Caduti, ubicato nella piazza centrale del paese, e rivolgere – alla presenza del sindaco, di una rappresentanza delle varie armi in congedo ed in servizio, dell’associazione nazionale Alpini, di una delegazione in alta uniforme delle gloriose Crocerossine che furono e sono, oggi come ieri, di aiuto e conforto in ogni circostanza di difficoltà – un breve discorso di saluto alla memoria di coloro che a 20 anni donarono la loro vita per un’ideale di Patria che ci ha permesso di vivere in pace e nel benessere. E’ opinione e tradizione fortemente condivisa dal popolo Cabbiese, che nessuno dovrà mai pensare di cambiare, rivolgere due brevi parole di saluto e di ringraziamento ai nostri eroi scritti a carattere indelebile nella bronzea lapide e nell’animo di ognuno di noi.

Doveroso ricordare a questo proposito la grandiosa azione di un sacerdote, che sotituiva il titolare della parrocchia di Cabbia, in occasione della festività della Madonna di Loreto, lo scorso anno. Giunto in processione al cospetto del Monumento fece posizionare la statua della Madonna in modo che lo avesse di fronte e fece intonare il Piave. Tanti occhi si velarono di lacrime e tanti altri diventarono lucidi, un gesto di grande rispetto e sensibilità che auguriamoci diventi tradizione.

Lo straordinario evento che ci prepariamo a vivere rappresenta per tutti noi un richiamo forte in pienezza e in coerenza con i valori proposti dalla testimonianza di fede del nostro Santo Patrono, in modo particolare la gratuità dell’amore, la compassione per ogni forma di povertà ed il perdono pronto e generoso. In questa ricorrenza speciale riscopriamo insieme le tradizioni della festa, la serenità della preghiera e l’urgenza di stare insieme, condividendo pienamente i grandi sentimenti religiosi che illuminando la nostra vita, come quella di San Rocco, ci stimolano e ci esortano all’amore per il prossimo.

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