Anso, «editoria online finalmente in prima classe»

7 agosto 2013 | 16:31
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Anso, «editoria online finalmente in prima classe»

«L’intesa è stata trovata e, dopo due mesi fitti di incontri e tanta concertazione, Anso è soddisfatta per i primi risultati raggiunti. Il Governo e il mondo editoriale si sono incontrati a metà strada accogliendo le istanze dei vari attori della filiera. In particolare, e per la prima volta, l’editoria online non viene considerata come un’appendice o un prolungamento di altri media mainstream, o come un’espressione di seconda classe: da oggi qualcosa è cambiato. Si viaggia e si ragiona in first class. L’online è l’online, senza distinzioni e sottocategorie». A comunicarlo è l’Associazione Nazionale Stampa Online (Anso).

«Anso riconosce e apprezza – dichiara il presidente Liberati – l’impegno dell’attuale governo e del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria del sottosegretario Legnini con i quali abbiamo potuto aprire un confronto continuo e costruttivo, presentando le istanze dei nostri associati, che sono poi le istanze degli editori online tutti. I soci Anso sono imprenditori che da tempo editano le proprie testate giornalistiche online, molti da più di un decennio. Non si tratta quindi né di start-up né di ultimi arrivati nel mondo dell’editoria digitale e Anso, come prima associazione nata per rappresentarli, è stata al loro fianco».

Come dichiarato dallo stesso sottosegretario Legnini «si tratta di un’intesa importante che coinvolge, per la prima volta, l’intera filiera dell’editoria italiana: produzione news, pubblicazione (stampa e online), distribuzione e vendita. L’accordo segue la risoluzione parlamentare approvata il primo agosto scorso dalla commissione Affari costituzionali del Senato e costituirà la base per un prossimo intervento normativo».

«È la prima volta – si legge nella nota – che in un atto ufficiale del governo sono state accolte in toto le istanze presentate da Anso: mesi di lavoro e di presenza dell’Associazione ai tavoli di concertazione e alle audizioni istituzionali di comparto cominciano a dare i risultati auspicati. L’informazione locale online, e l’online in generale, non sono più percepite dalle istituzioni o dagli altri attori del settore come sottocategorie, prodotti editoriali meno importanti. Anzi, ci si è resi conto, mettendolo nero su bianco, che sono il futuro dell’informazione. E, infatti, sono innumerevoli le realtà che dai media tradizionali sono migrate anche verso l’online. Ora Internet e i mezzi digitali rappresentano la prima classe».