
Boom di chiamate al 118 per il grande caldo di questi giorni, ma anche ai medici di famiglia, impegnati a far fronte alle richieste soprattutto di anziani e soggetti a rischio, che più di altri patiscono l’afa soffocante che avvolge l’Italia. Tuttavia, tiene a sottolineare all’Agi Giacomo Milillo, segretario nazionale della federazione dei medici di famiglia Fimmg, «la situazione non è drammatica, non bisogna fare allarmismi. E i medici, così come le istituzioni, a partire dal ministero della Salute, sono in trincea per fronteggiare l’emergenza».
I medici sono impegnati anche a fornire informazioni utili alla popolazione, anche se sono frequenti i casi di malori, «soprattutto di anziani, che magari sono usciti nelle ore piu’ calde e vanno incontro al colpo di calore», spiega Milillo.
Quanto alla denuncia del Codacons, secondo cui i medici sono stati scavalcati con la conseguenza di un intasamento dei Pronto soccorso, Milillo replica nettamente: «Noi siamo mobilitati dal ministero, dalle regioni, dalle Asl e dai distretti. E non da ora, dall’inverno. I medici non sono in vacanza, quando un collega va in ferie c’è sempre un sostituto, il presidio sul territorio è garantito. Poi l’intasamento dei Pronto soccorso bisogna vedere se è dovuto a un aumento degli accessi o anche a una difficoltà di smaltimento. Noi facciamo quello che possiamo, queste polemiche lasciano il tempo che trovano».