Un quinto dei casi di malasanità durante il parto

7 agosto 2013 | 20:04
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Un quinto dei casi di malasanità durante il parto

Su circa 500 segnalazioni di episodi di malasanità, un centinaio riguardano il momento del parto.
Questo quanto emergeva dal lavoro della commissione di inchiesta sugli errori sanitari, che la scorsa legislatura pensò anche di presentare una relazione specifica sui punti nascita.

Le cause delle morti sono per lo più emorragia, ipertensione, come anche edema polmonare, ma in molti casi la mancanza di attrezzature adeguate a far fronte all’emergenza e la disorganizzazione svolge un ruolo decisivo. Tante le denunce, ma in pochi casi si è giunti all’individuazione dei eventuali responsabili.

Scorrendo l’elenco dei casi denunciati a partire dal 2010, proprio nella provincia di Enna, il 12 marzo 2011, era accaduto un fatto molto simile a quello verificatosi pochi giorni fa a Gangi. Protagonista Gabriella Messina, morta all’ospedale Ingrassia di Palermo per un’emorragia seguita ad un cesareo effettuato presso l’ospedale di Leonforte. L’unico posto disponibile in rianimazione era a Palermo, ma l’elisoccorso non era disponibile. I 180 chilometri sono stati percorsi in ambulanza e la 35enne non è sopravvissuta alle 2 ore di viaggio.

A Roma l’8 aprile 2010 muore Tiziana Tumminaro, 35 anni, deceduta al San Camillo per un’emorragia interna seguita a un parto gemellare alla clinica Villa Pia.
Il 20 agosto 2010, a perdere la vita è Eleonora Tripodi, di 33 anni. Era stata sottoposta a cesareo nella clinica Villa dei Gerani a Vibo Valentia.

La placenta è fuoriuscita dall’utero provocando un’emorragia ma al reparto di rianimazione dello Jazzolino di Vibo Valentia non c’erano posti e così è stata caricata sull’ambulanza per andare all’ospedale di Lamezia Terme, morendo durante il tragitto. Il 9 settembre 2010, a Matera una donna di 32 anni muore presso l’ospedale di Policoro, dopo un cesareo gemellare. E’ il 31 dicembre 2010 quando si spegne Dominique Casapulla a soli 18 anni dopo un cesareo programmato avvenuto nella casa di cura Trusso di Ottaviano, vicino Napoli. Vano il tentativo di portarla all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è giunta in condizioni disperate. A Cagliari, nel 2012, una ginecologa di 37 anni muore nella clinica Villa Elena, dove lavorava, per un’emorragia. Aveva appena dato alla luce il suo secondo figlio. A pochi giorni di distanza una trentaduenne è deceduta all’ospedale Brotzu. Le sue condizioni sono peggiorate dopo il cesareo a causa di una gestosi.

In Liguria, il 12 luglio 2013, una 39enne muore all’ospedale di Imperia in seguito a una improvvisa emorragia. Seconda donna in pochi mesi a morire di parto in città, dopo la 21enne Vanessa Tron, deceduta il 3 maggio per un edema polmonare acuto.

Neanche l’Emilia è esente da macchia, il 22 marzo 2013 una 35enne, Vilma Untalan, muore dopo il parto all’Ospedale Maggiore di Parma. Infine in Veneto, il 13 marzo 2013, stessa sorte per una 31enne che aveva appena partorito presso l’ospedale di San Bonifacio, vicino Verona.