Centro di cura per malati terminali a Pescina

9 agosto 2013 | 11:01
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Centro di cura per malati terminali a Pescina

Quando non si può più guarire diventano fondamentali il controllo del dolore e di altri sintomi, l’assistenza psicologica e spirituale e la possibilità di avere accanto i propri familiari anche in caso di ricovero. Per tale tipologia di pazienti è importante l’assistenza domiciliare e, laddove questa risulti insufficiente o inadeguata, il ricovero negli hospice: centri residenziali di cure palliative per malati terminali dove vengono assicurati trattamenti finalizzati a migliorare la qualità della vita, dando sollievo anche alla famiglia.

A Pescina, nel presidio territoriale di assistenza “Serafino Rinaldi”, di cui è responsabile la dottoressa Rossella De Santis, la Asl numero 1 ha attivato, nei giorni scorsi, una struttura di questo tipo, diretta da Maria Teresa Colizza, direttore dell’unità operativa di anestesia e terapia del dolore dell’ospedale di Avezzano e membro del gruppo di coordinamento regionale per la rete delle cure palliative.

In Abruzzo, attualmente, ci sono solo un paio di centri di questo tipo, nel chietino e nel pescarese, e quindi, per tutto il territorio provinciale dell’Aquila e per altre aree della regione, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila apre la strada ad altre aziende sanitarie, nel solco del diritto alla dignità del malato terminale. Una concezione della sanità che va al di là della mera assistenza e che tende ad alleviare la sofferenza e a circondare il paziente di affetto e umanità.

Il ricovero nella struttura, gratuito poiché a carico del servizio sanitario, avviene su richiesta del medico di base, del medico ospedaliero oppure del personale delle cure domiciliari. La priorità del ricovero non si basa esclusivamente sul criterio cronologico, ovvero la data dell’istanza, ma anche su una serie di variabili che riguardano i bisogni reali della persona malata e della famiglia. Il contatto con l’hospice avviene al numero 0863/899235 e con il Pua (punto unico di accesso) del presidio territoriale al numero 0863/899233.

«L’hospice, composto di 5 stanze ad uso singolo per la tutela della privacy con letto per gli accompagnatori – spiega la Asl in una nota – dispone di tutti i comfort, compresa la possibilità di personalizzare le camere con oggetti e corredi propri. L’area della degenza, inoltre, ha spazi di socializzazione, salottini per gli ospiti, un collegamento internet e una cucina-tisaneria in cui preparare o riscaldare cibo. Peraltro è attivo un ambulatorio di terapia del dolore e cure palliative per malati con un certo grado di autonomia e aspettativa di vita più lunga, che necessitano di essere tenuti sotto controllo medico, sia sotto il profilo terapeutico sia psicologico, per non sentirsi troppo soli nell’ affrontare questo difficile percorso».

«La qualità dell’alimentazione – si legge nella nota della Asl – rappresenta un requisito importante nell’hospice ed è per questo che ogni giorno sono offerte varie possibilità di scelta nelle portate. Il familiare del malato può usufruire di pasti preparati dalla cucina, fermo restando che nelle vicinanze della struttura i sono bar e ristoranti. Le visite sono consentite in modo continuativo, dalle ore 8 alle 20, tutti i giorni della settimana e, su richiesta e consenso del personale sanitario, anche al di fuori degli orari fissati. Inoltre, per gli accompagnatori del paziente, è possibile pernottare nella struttura».

«Il medico referente – spiegano i portavoce della Asl – è Emma Cornelio, la coordinatrice infermieristica è Assunta Parisse. Dello staff fanno parte due oncologhe, uno psicologo, operatori socio sanitari, fisioterapista e assistente sociale. Le dimissioni saranno concordate con l’interessato, la famiglia e il medico di medicina generale. Pochi giorni prima di lasciare l’hospice, il personale della Asl valuterà l’addestramento del familiare di riferimento, ovvero la capacità di assistere il paziente altrove al termine del ricovero e la richiesta di presìdi sanitari necessari. Se occorre, al momento delle dimissioni, il personale può organizzare il trasporto in ambulanza. Nell’hospice è prevista anche assistenza spirituale per qualunque credo religioso».