
Il Partito Democratico locale continua la sua azione anche d’estate. Manifesti affissi nel paese di Capistrello denunciano: «chiediamo che venga accelerato il passaggio alla tariffa a consumo con i contatori per un servizio più equo».
Informazione verso la cittadinanza, dialogo con la gente, passaparola fra partito e amministrazione: a Capistrello continua l’opera del Pd locale timoneggiato dal neo segretario Gianluca Picozzi. È dell’8 agosto un manifesto chiave, diffuso per il paese, che informa su una questione delicata per i capistrellani: il servizio idrico.
«Fino all’anno 2010 in molte zone di Capistrello e in alcune delle frazioni il servizio idrico era insufficiente e in certi casi assente. L’Amministrazione comunale, sostenuta dal nostro partito, ha riportato nelle case dei residenti e degli stagionali un servizio finalmente adeguato» – questo l’estratto della pubblicazione contenuta nel manifesto.
Ma il partito chiede di più all’Amministrazione. Con il trasferimento del servizio al Cam, di cui il comune di Capistrello è socio dal 2001, la bolletta annuale dell’acqua è passata da 218 euro a 174 euro con un risparmio annuale per le famiglie di circa 50 euro, il partito richiede che «venga accelerato il passaggio alla tariffa a consumo con i contatori, come indicato nel programma amministrativo, per un consumo più equo, trasparente e utile al risparmio».
A detta dei rappresentanti del partito democratico locale, infatti, i cittadini sono preoccupati per il futuro del servizio idrico e chiedono all’amministrazione un controllo attento sul Cam per un risanamento «vero – come si legge sul manifesto – che non faccia ricadere i debiti solo sulle bollette e salvaguardi i posti di lavoro».
Ha commentato il segretario del partito Picozzi: «il nostro circolo non chiude i battenti, nonostante siamo vicini a ferragosto. Con la riunione dell’8 appena trascorsa, abbiamo voluto dimostrare che il partito lavora e non va in vacanza. Questa del servizio idrico è una battaglia che tenteremo di portare a termine, come, d’altronde quella della non chiusura della ferrovia Avezzano – Roccasecca.
Tutte questioni che non stanno solo a cuore alla cittadinanza, ma anche a chi vorrebbe far da portavoce per i loro problemi, cioè il partito. A breve torneremo in campo con una nuova battaglia territoriale. Se un treno appena azionato si fermasse, nessuno si curerebbe più dei suoi chilometri fatti, ancorché soddisfacenti. Così è il partito: per ora non è prevista alcuna sosta. Si continua a lavorare sodo, anche con l’aiuto dei giovani che ultimamente si sono avvicinati molto al circolo».
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