Il Welfare dell’assessore-psichiatra

12 agosto 2013 | 17:00
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Il  Welfare dell’assessore-psichiatra

Quello che ci vuole per rilanciare le politiche sociali in città è un welfare di comunità, un modello di sinergia pubblico-privato che funziona già da tempo in Emilia.

L’assessore comunale al Sociale, Emanuela di Giovambattista crede sia questa la ricetta giusta, dopo il periodo di studio e di osservazione che ha caratterizzato il suo primo periodo di incarico.

«Speriamo di poter dare vita al progetto dopo l’estate – ha spiegato l’assessore –. Sarà necessario attivare tavoli tecnici per aree di competenza dopo aver convocato gli stati generali del volontariato. L’obiettivo ancor più ambizioso della giovane assessore è di giungere alla redazione di un «piano di ricostruzione sociale», in continuità con Stefania Pezzopane.

Sono tante le idee dell’assessore-psichiatra per migliorare la qualità della vita degli aquilani, a cominciare dai residenti nei quartieri del progetto case. «E’ importante dare una maggiore infrastrutturazione – spiega – ma questa deve essere accompagnata anche ad un miglioramento della qualità della vita che passi attraverso l’attivazione di progetti capaci di coinvolgere la popolazione».

Buone nuove anche sul pianeta infanzia. «Sta per essere pubblicato il bando di gestione per il nuovo asilo nido comunale di Tempera per rispondere alla crescente domanda da parte dei genitori che lavorano. C’è sicuramente bisogno di implementare i servizi per le famiglie anche grazie ai centri estivi e magari anche attraverso l’attivazione di un servizio di baby sitter comunali.

L’assessore pensa anche ai nonni: in cantiere c’è un rimaneggiamento del regolamento comunale dei centri anziani che preveda una ammissione per età e non più a partire dal momento del pensionamento dell’individuo. È chiaro che ogni progetto sarà attuato solo dopo l’analisi dei bisogni, una operazione per la quale il contributo delle associazioni che già operano sul territorio è fondamentale.

L’assessorato lavorerà in sinergia con l’ex Onpi che sarà il vero fortino dell’assistenza domiciliare agli anziani. Tutto da costruire il percorso che mira ad una maggiore socializzazione degli adolescenti che dal post sisma continuano ad incontrarsi nei centri commerciali. Fondamentale per l’assessore la collaborazione delle scuole, anche se c’è stata un po’ di delusione per gli esiti del progetto scuole aperte. I ragazzi vanno coinvolti in attività che piacciono loro, linguaggi nuovi e nuove forme di espressione. Fotografia, arte, movimenti del corpo e sport.

Quest’ultimo rappresenta una delle valvole di sfogo più importanti per i ragazzi, fondamentale anche per la socializzazione. «A stretto contatto con l’assessore allo Sport e con il sindaco – spiega la Di Giovambattista – ci adopereremo per rendere gratuiti per le famiglie meno abbienti i corsi di nuoto, tennis e sci per i bambini piccoli. In questa direzione è importante la collaborazione delle società sportive che hanno in gestione gli impianti sportivi».

Sul fronte della emergenza povertà, l’assessore spera di reperire risorse per il 2014 da impiegare nella nuova emanazione di bonus una tantum.