
Straniero picchiato da un gruppo di giovani marsicani perché dice basta agli schiamazzi notturni che svegliano il suo bambino di tre mesi. Incendiata anche l’auto che era sotto la sua abitazione.
«Sono stato aggredito da sette persone», ha raccontato lo straniero, K.S., 34 anni, «mi hanno picchiato solo perché ho chiesto di abbassare la voce». Ora cinque degli aggressori sarebbero stati riconosciuti dall’immigrato marocchino e due sono ancora ricercati. I carabinieri stanno indagando sulla vicenda cercando di fare chiarezza.
È accaduto sabato notte in una zona centrale del paese. Secondo il racconto del giovane bracciante del Fucino, in regola con il permesso di soggiorno e con famiglia e due figli a carico, i rumori e le urla sotto la sua abitazione avrebbero svegliato il bambino. La prima volta è stata la mamma del neonato a chiedere di allontanarsi al gruppo di giovani del posto. Era circa l’una di notte. Ma gli schiamazzi sono continuati. Più tardi è intervenuto il marito che è sceso in strada per chiedere al gruppo di abbassare la voce oppure di spostarsi in un’altra zona meno abitata. La reazione è stata inaspettata. Il giovane sarebbe stato aggredito e picchiato, tanto da essere costretto a fare ricorso alle cure mediche del pronto soccorso. Subito dopo anche l’auto che era sotto casa, di proprietà di un amico connazionale del giovane aggredito, è stata data alle fiamme.
Sul posto è stato necessario l’intervento dei carabinieri di Lecce nei Marsi, di San Benedetto e della compagnia di Avezzano, che hanno cercato di ricostruire l’accaduto e di accertare cosa fosse realmente accaduto. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di spegnere l’auto in fiamme, una Mercedes, che è andata completamente distrutta.
Il marocchino ha presentato una denuncia nei confronti di cinque dei sette presunti aggressori. Nelle prossime ore sul caso potrebbe esserci un svolta.
[i]Fonte: IlCentro[/i]