
di Antonella Calcagni
Un’azienda in piena salute la Asl Avezzano, L’Aquila Sulmona. Una delle poche che registra una saldo attivo di mobilità extraregionale (ossia i pazienti che arrivano sono maggiori di quelli che va fuori Asl) con un segno più pari a 5 milioni di euro relativo al 2012. Un piccolo primato anche per l’ospedale san Salvatore che fa registrare un saldo positivo di ingressi extra regionali con prestazioni pari 600 mila euro. Più quotate sono le prestazioni di neurochirurgia e ginecologia. I dati sono stati forniti dal manager della Asl, Giancarlo Silveri riconfermato dalla Regione per altri 5 anni alla guida dell’azienda sanitaria.
L’azienda cerca di essere sempre più vicina ai bisogni dei pazienti attraverso la redazione di un centro regionale unico delle prenotazioni (Cup regionale) e un piano, che sarà pronto nel mese di settembre, teso a ridurre le liste d’attesa. Sul fronte della ricostruzione Silveri sostiene che sia superata l’emergenza nel reparto di ginecologia dovuta alla carenza di spazi: «A gennaio prossimo il reparto tornerà nel proprio spazio definitivo».
«Il ritorno alla normalità degli spazi rivoluzionati nel post sisma sarà graduale: con la ultimazione del Delta chirurgico – ha spiegato il manager – saranno liberati tanti spazi pertanto ritengo che le attività ospitate nei container potranno tornare a Coppito». L’edifico Delta medico sarà invece pronto entro il 2014. Nello stabile saranno trasferite tutte le medicine, al posto delle quali torneranno anche gli uffici della Asl, compresa la direzione ora ospitate nei locali di via Saragat. «In questo modo il San Salvatore diventerà una vera e propria cittadella della salute», auspica Silveri.
Non poteva mancare un cenno al neonato Atto aziendale e alla questione delle due medicine gemelle (la chiusura della medicina ospedaliera). «Non vedo quale sia il problema visto che i posti letto sono stati confermati di fatto aumentati – spiega – Inoltre abbiamo Immunologia con 6 posti letto». Il manager ricorda poi la filosofia della Hub, «non tutto deve essere sotto casa, la nostra vocazione è avere una veloce e apprezzabile capacità diagnostica». Per questa ragione ad esempio, anche se può sembrare un controsenso, L’Aquila ha il pronto soccorso pediatrico mentre la chirurgia pediatrica è a Pescara. A proposito del pronto soccorso pediatrico, ora la struttura è a completo carico della Asl per un costo di circa 600 mila euro l’anno visto che è cessato il contributo di sky.
Fra le altre spese della Asl figura il bubbone dei risarcimenti danni. Continuano ad arrivare valanghe di richieste di risarcimento spiega Silveri. «Il problema non riguarda solo la nostra Asl, ma tutta Italia, tanto che le compagnie assicurative italiane non intendono più assicurare le Asl italiane costrette e rivolgersi a compagnie estere. Noi paghiamo un premio altissimo».