«Ferragosto diventi giornata dell’attenzione per gli anziani»

13 agosto 2013 | 15:23
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«Ferragosto diventi giornata dell’attenzione per gli anziani»

«Sarebbe un gesto dovuto quello di dedicare, proprio in una giornata particolare come il Ferragosto, un momento di attenzione ai meno fortunati. Una “carezza” a chi ha contribuito a costruire e difendere il nostro Paese. Un gesto, che per parte nostra, noi faremo». Con queste parole il segretario nazionale dell’Ugl Pensionati, Geremia Mancini, che anche nel ferragosto di quest’anno non mancherà di visitare una o più strutture di residenza per anziani, lancia l’iniziativa ‘Ferragosto tra gli anziani’ o ‘Giornata dell’attenzione per gli anziani’, spiegando che «il giorno di ferragosto sarà il 23esimo anno consecutivo che dedichiamo questo giorno ad una presenza che vuole essere un gesto “simbolico” e al tempo stesso di concreta attenzione, rispetto e solidarietà verso un mondo sempre più colpevolmente dimenticato».

«Come sempre incontrerò – spiega Mancini -, come è giusto e necessario, i lavoratori e gli operatori del settore, che in maniera oscura ma assai amorevole e professionale prestano la loro opera in favore della terza età. Va ricordato che sono oltre 60 mila gli anziani, ospiti di case di riposo o residenze, che si trovano a dover sopportare livelli di assistenza appena sufficienti o addirittura completamente e colpevolmente fuori norma. Questo su un totale di quasi 350 mila anziani ospitati nelle varie strutture. Verso queste si rendono necessari interventi atti ad ordinare una realtà assai difforme. Del resto proprio negli ultimi giorni il provvidenziale meritorio intervento dei Nas ha certificato che la nostra denuncia era assolutamente e drammaticamente motivata».

«Dinanzi all’epocale cambiamento demografico che il nostro Paese sta vivendo con l’aumento della popolazione anziana – conclude il sindacalista -, gli stessi ‘costretti’ alla solitudine sono circa 3 milioni e questo già evidenzia un preoccupante ed elevato fattore di rischio, oltre che di esclusione sociale, è necessario ripensare l’approccio al problema dell’assistenza agli anziani, con una nuova gestione dell’intero modello sanitario per arrivare ad una più efficiente dislocazione delle risorse e, quindi, ad una sempre migliore erogazione dei servizi».