
Un brivido ha scosso la pelle quando alle 18.00 di ieri – scortate da due motociclisti della polizia stradale a sirene spiegate – hanno fatto ingresso all’inizio del paese, tra due ali di folla, la Teca e la Reliquia del nostro Santo Protettore.
E’ partito un applauso convinto e deciso mentre le lacrime rigavano i volti di tanta gente che commossa e riverente si apprestava a salutare il Pellegrino di Montpellier giunto a Cabbia che da sempre lo loda e gli tributa onore e gloria. Quando la golf scura si è fermata ed è sceso Fratel Costantino De Lellis, curatore, custode e padre guardiano delle sacre Reliquie, il ringraziamento è stato unanime mentre continuavano scroscianti gli applausi.
Successivamente, quando dal furgone che seguiva abbiamo presa la Teca e deposta su dei cavalletti, i “Cajani” sono andati in estasi; non gli sembrava vero che si fosse realizzato lo storico evento: gioia ed emozione la facevano da padrone. Poi è stata sistemata con le aste e presa a spalla da 8 volontari vestiti con la casacca ed il mantello rosso, che usiamo normalmente quando si porta in processione la statua, in occasione della ricorrenza, il 16 agosto.
A questo punto il corteo si è incamminato verso la chiesa Parrocchiale S. Maria dell’Assunta, ancora scortato della polizia stradale seguita dai due sacerdoti, quello della parrocchia di Cabbia , don Fernando, padre Costantino De Belli ed il Diacono di Cabbia, prof.Nicola Ceci, visibilmente commosso. A seguire le forze dell’Ordine quindi la Teca, il Sindaco Massimiliano Giorgi, l’Assessore Carlo Marini e la banda Comunale.
Poi tanti fedeli devoti al guaritore della peste noto per essere sempre accompagnato da un umile, fedele ed obbediente cane ed il suo grande spirito caritatevole che lo portò giovanissimo, intorno ai vent’anni, ad abbandonare tutti i suoi averi, donandoli ai poveri, e dedicarsi alla cura dei fratelli soli e bisognosi. Giunti in chiesa e posizionate la Teca e la Reliquia, in modo da essere ben visibili, è stata celebrata la funzione religiosa molto toccante e partecipata officiata da Don Fernando, Sacerdote titolare della parrocchia; da Fratel Costantino De Bellis e dal diacono di Cabbia, Nicola Ceci.
Particolare l’Omelìa che è arrivata dritta alcuore del vasto pubblico che la chiesa non riusciva a contenere. Quella che poche settimane fa era solo un’idea, splendida ma sempre un’idea, si è tramutata in una meravigliosa realtà grazie all’impegno costante di Fratel Costantino De Bellis che nell’incontro di Caserta Vecchia, dello scorso otto giugno, ebbe modo di apprezzare la devozione della Confraternita di Cabbia di Montereale – esistente fin dai tempi antichi poi sciolta e reistituita nell’anno giubilare 2000 – al suo Santo Protettore.
Da oggi con orario 08.30/12.30, 16.00/20.00 tutti possono recarsi a visitare la Teca ,purchè tali momenti siano vissuti all’insegna della spiritualità, della festa, della fede e fermamente ancorate alla ricchezza delle tradizioni popolari che le tante Conunità e Confraternite sono felici di trasmettere alle nuove generazioni affinchè ne facciano tesoro. Si tratta di diffondere e tradurre in gesti concreti il messaggio di S. Rocco, un immenso patrimonio d’amore e solidarietà, in grado di rivoluzionare il mondo.
Stringersi intorno al Pellegrino di Dio vuole essere un particolare momento di conoscenza e venerazione in cui il popolo cabbiese, da sempre fedele e devoto al Santo Protettore, gli si avvicina confidandogli problemi e difficoltà, paure e speranze , desideri ed attese, tenendo ben presente il suo attualissimo messaggio di spiritualità, carità ed amore.
Aspettando il 16 agosto giorno della venerazione del Santo – in cui ci sarà una solenne processione per le vie del paese accompagnata da tante autorità ed il 17 importante commemorazione dei Caduti di tutte le guerre, alla presenza di Monsignor Giovanni D’Ercole vescovo ausiliaruio dell’Aquila – invitiamo i devoti d’Abruzzo a visitare, nel rispetto gli orari stabiliti, le Sacre Reliquie.