Amsterdam, il più antico museo del sesso

16 agosto 2013 | 19:25
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Amsterdam, il più antico museo del sesso

Il ‘Tempio di Venere’ di Amsterdam è il primo, nonché più vecchio, museo sul sesso del mondo.
Si tratta di un museo dedicato all’amore carnale, con una notevole collezione di statue, dipinti, oggetti, immagini, fotografie e addirittura attrazioni aventi per tema l’erotismo.

La raccolta è stata messa insieme dai proprietari e viene esposta su via Damrak, in un edificio che risale al XVII secolo.

Il Tempio di Venere ha aperto i battenti nel 1985: un periodo sicuramente emozionante, in quanto la collezione iniziale si limitava ad una piccola raccolta di oggetti erotici risalenti al XIX secolo.

Le reazioni dei primi visitatori furono però talmente allegre e coinvolte che si decise di ampliare la collezione esistente.
«Quella che è definita [i]‘la cosa più naturale del mondo’[/i] è, al tempo stesso, anche ‘l’argomento più storicizzato del mondo’. Il gioco d’amore nel corso dei secoli ha ricevuto mille e una forma, e sono proprio queste forme che vengono illustrate e mostrate nel Museo del sesso» – si legge sulla pagina informativa del sito internet del Tempio di Venere.

La collezione viene solitamente esposta in un edificio anteriore che dà sulla strada e due edifici posteriori, collegati da una scalinata appositamente progettata per metterli in comunicazione.
Il risultato è un eccitante labirinto di camere e corridoi; questo, insieme alla collezione sempre più notevole di oggetti provenienti da culture ed epoche diverse, offre a chiunque delle ore di piacere visivo ed uditivo. Il museo ha una collezione che davvero affonda le mani in ogni epoca storica: l’età classica, il 1500 – alla quale epoca risale la nota ‘cintura di Venere’ o ‘cintura fiorentina’, ossia una cintura di castità in ferro, invenzione nata dalla gelosia maschile rimasta in vigore in Spagna fino al XVI secolo – o il 1800 con il suo ‘libro del guanciale’ cinese, composto da 5 tavole e regalato solitamente alle giovani coppie di sposi. Consisteva in un manuale di istruzioni dell’antica Cina, dove i genitali maschili e femminili portano nomi davvero suggestivi, come ‘L’arma dell’amore’, o ‘La valle del piacere’.

Nulla di male che esista un ‘tempio’ di tal genere, anzi: fa capire come il piacere carnale sia da sempre un naturale pensiero umano e che come tale, non può rimanere escluso dalla storia e il suo racconto.