
Quando la musica e la medicina che “allieva” il dolore si incontrano, accade a Rocca di Mezzo dove I Solisti Aquilani, diretti da Federico Paci, e Sergio Calligaris, compositore e pianista di fama internazionale, terranno il tradizionale concerto di mezza estate, da anni appuntamento clou delle manifestazioni rocchigiane dedicato a L’Aquila per la vita, il concerto offre un accattivante spaccato della musica, partendo dal ‘700 e arrivando ai nostri tempi, con le partiture di Sergio Calligaris.
Apertura con Mozart e la Serenata in Sol maggiore K 525, universalmente nota come Eine kleine Nachtmusik (piccola serenata). Si tratta di uno dei notturni orchestrali più celebri, di struttura relativamente semplice ma ricca di idee portate avanti con grande leggerezza e continuità, estremamente raffinate e dalla straordinaria chiarezza espositiva.
Un tuffo nella contemporaneità con il Concerto per archi op. 25 di Calligaris, composto nel 1989 su commissione della Istituzione Sinfonica Abruzzese, che lo tenne a battesimo nello stesso anno, in numerose tournée.
Il pezzo che segue rappresenta una occasione unica per ascoltare un aspetto forse meno conosciuto, ma di grande fascino, dell’opera di Rossini e scoprire un tratto non secondario della sua musica, ossia la musica per archi. Si tratta della sonata a quattro n. 1, autentico gioiello musicale, considerata tra le maggiori produzioni del repertorio cameristico.
La seconda parte del concerto è affidata alla tastiera di Sergio Calligaris che ascolteremo in un impegnativo e affascinante recital: una sorta di caleidoscopica suite che intreccerà insieme le romantiche e struggenti partiture di Schumann, (Novellette op.24, n.1 e Arabesque op.28), le raffinate e rarefatte cadenze di Debussy (General Lavine eccentric, e Clair de lune) e le misteriose atmosfere di Ravel (Una barque sur l’ocean). Gran finale con due pezzi di Calligaris, Ave Maria op. 8a e Cadenza e Finale op. 29c., gioco di contrapposizioni tra l’aspetto ditirambico, passionale e quello elegiaco ed evocativo, secondo la “cifra” che contraddistingue la poetica del musicista.
Argentino di nascita, ma italiano di adozione (dal 74 si è stabilito in Italia, assumendone la cittadinanza), Sergio Calligaris è concertista internazionale già all’età di 13 anni. Ma il lancio vero avviene nella stagione 67)69 con un debutto entusiasmante alla Brahamssaal del Musikvercin di Vienna. E’ l’inizio di una carriera folgorante che lo consacra tra i più grandi pianisti del suo tempo. E arrivano i riconoscimenti, straordinari e prestigiosi Da Billboard Magazine di Los Angeles, la principale pubblicazione musicale americana che, a proposito di un suo disco, afferma “the most beautifal Chopin”, al Diploma di Artista dal Cleveland Institute of Music. Ampio e variegato il suo catalogo che gli è valso uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali: l’International Biographical Center di Cambridge gli ha conferito la nomina di Musicista Internazionale per l’anno 2004 in virtù del suo contributo all’arte pianistica e alla composizione. E’ del 2007 il Premio Musicale Internazionale Giuseppe versi per la composizione. Ad affiancare Calligaris sarà Federico Paci, grande clarinettista prestato con successo alla direzione d’orchestra. Da sempre Paci si dedica al repertorio da camera e solistico tenendo numerosi recital in Italia e all’estero; ricchissimo il suo catalogo, tracci, di recente, un CD Live per la Dynamic, dedicato a Bino Rota.
L’ingresso al concerto è gratuito, ma si potrà donare una somma a L’Aquila per la vita, nel segno della solidarietà.