Al via la mostra ‘La pace ritrovata’

19 agosto 2013 | 10:59
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Al via la mostra ‘La pace ritrovata’

Sarà presentata alla stampa, mercoledì 21 agosto, alle ore 10,30, nella sede della Regione Abruzzo, in Via Salaria Antica Est, 27, la mostra “La pace ritrovata”.

Inserita nel progetto promosso dal Servizio per le Politiche Culturali dell’Agenzia di L’Aquila “2013 Regione in Arte AQ”, l’evento propone opere di cinque artiste francesi: Séverine Bord, Danielle Bibes, Claudine Détrieux, Camille Mansir, Alexandra Smith. Nel progetto figurano, in contemporanea, altre due mostre in corso in Francia, “La memoria violata” (una documentazione fotografica sullo stato odierno nel capoluogo d’Abruzzo) e “Aspetti dell’arte contemporanea” (riscontri nella penisola italica). Entrambe realizzate da due istituzioni culturali nell’ambito di un gemellaggio artistico e religioso che da anni impegnano l’Association Lucozart di Verdelais e SpazioArte di L’Aquila.

Breve testo della mostra:

Da oltre dieci anni giungono in Italia dall’area di Bordeaux delle mostre organizzate dall’Association “Lucozart” di Verdelais. Viceversa, dall’Italia, si inviano in Francia mostre tematiche religiose e di arte contemporanea da parte del Circolo Culturale “SpazioArte” di L’Aquila. In tal modo, è stato possibile verificare l’evolversi di una consolidata e variegata iconografia, non disgiunta da correnti artistiche ancora oggi portatrici di rivelazioni. “La Pace ritrovata” è il titolo della mostra nel 2013. Vuole sottolineare come ad ogni conclusione del percorso creativo corrisponda il raggiungimento della pace umana e spirituale dell’artista.

CInque le artiste: Séverine Bord, Danielle Bibes, Claudine Détrieux, Camille Mansir, Alexandra Smith.

Le opere proposte in Italia nel 2013 restano all’interno di una figurazione che denota un particolare interesse per la rappresentazione del “vero”, ora più scandito in composizioni ricche di riferimenti storici a siti religiosi.

Così è per Villandraut e il Castello del Papa Clemente V, la Collegiale di Notre-Dame d’Uzeste con la tomba del citato Papa. Non a caso ci si sofferma sui luoghi della Cristianità. In questi luoghi maturò la canonizzazione di Celestino V, al tempo in cui Filippo iI Bello portava a termine il progetto di annientamento dell’Ordine dei Templari. Le opere vengono esposte nello spazio espositivo del Servizio delle Politiche Culturali dell’Agenzia di L’Aquila, della Regione Abruzzo.

Al di là dell’omaggio dalle artiste francesi si rafforza il legame storico dell’Abruzzo con la terra Aquitania, dell’Italia con la Francia; in tali contesti la presenza dell’Ordine dei Celestini resta testimoniata in numerosi luoghi e complessi edilizi religiosi: Verdelais è il luogo dell’ultimo convento celestino, conta il Musée d’Art Religieux, la Chiesa di Nostre-Dame, il mulino e il monte dei Celestini, L’Aquila annovera la Chiesa di Collemaggio, Sulmona la Badia di S. Spirito e l’Eremo di S. Onofrio, quindi ci sono i monasteri di S. Spirito a Maiella di Roccamorice e di S. Giovanni dell’Orfento a Caramanico. Nelle opere proposte il passato e il presente, convivono nel sacro e nell’aspetto sacrale, dei luoghi con rituale spirito creativo anche nel proprio tempo. F.to Emidio Di Carlo,Critico d’arte.