Cattivo vicinato, uccisa a fucilate

20 agosto 2013 | 16:05
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Cattivo vicinato, uccisa a fucilate

Una dominicana di circa 40 anni, Felicia Mateo, è stata uccisa questa mattina dinanzi alle case popolari di Via Guido Rossa a Bellante Stazione.
Secondo una prima

ricostruzione la donna è stata affrontata da un altro inquilino dello stesso condominio, che le ha sparato un colpo di fucile in petto, ammazzandola sul colpo, sotto gli occhi delle due figlie minorenni.

L’uomo, Mario Ciabattoni, pensionato settantenne, ex idraulico, dopo aver sparato è risalito in casa e qui è stato posto in stato di fermo.

Secondo alcune testimonianze, raccolte tra i vicini, questa notte verso le 4 tra i due è scoppiato un violento diverbio molto probabilmente per gli stessi motivi che da anni contrappongono le due famiglie per motivi di cattivo vicinato.

In particolare, nel maggio scorso, nella vicenda intervenne il gip del tribunale di Teramo, Giovanni de Rensis, che aveva emesso nei confronti della donna un provvedimento di allontanamento dall’abitazione per due mesi con l’accusa di stalking.

Secondo quanto riferito negli ambienti investigativi Felicia Mateo avrebbe fatto oggetto Ciabattoni e la moglie Lola di continue vessazioni e litigi, con mobili spostati di notte, continui rumori molesti addirittura liquidi buttati dal balcone superiore sui panni e la biancheria stesi ad asciugare.

Sul posto si è radunata una folla di curiosi mentre i poliziotti della scientifica e della squadra mobile di Teramo stanno effettuando i rilievi: il cadavere della dominicana è a terra coperto da un telo, mentre poco fa è arrivato il sostituto procuratore di

Teramo, Davide Rosati.

DONNA UCCISA, ARRESTATO UN UOMO – Poco fa, Mario Ciabattoni è stato trasferito al carcere di Castrogno. Viene accusato di omicidio volontario. L’uomo è stato ascoltato in questura per diverse ore, dove ha raccontato la sua disperazione per le troppe angherie subite dalla vittima, sfociate stamane nel delitto. Ad arrestarlo è stata una pattuglia della polizia stradale fatta convergere a Bellante da Mosciano Sant’Angelo dopo che al 113 era giunta la chiamata. Gli agenti hanno bussato alla porta di Ciabattoni che ha aperto. L’uomo, che è stato disarmato, non ha opposto resistenza e si è consegnato. E’ stato trovato in stato confusionale, poi ha trovato la forza di raccontare la sua versione dei fatti.