Adottaunragazzo.it, il pregiudizio sottosopra

21 agosto 2013 | 15:10
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Adottaunragazzo.it, il pregiudizio sottosopra

di Gioia Chiostri

Tutte l’abbiamo vista almeno una volta e tutte abbiamo chiesto automaticamente a noi stesse: «Ma che diamine è adottaunragazzo.it»? La pubblicità è bene in vista su tutti i canali tv: c’è, solitamente, un uomo dalla folta barba o dai folti capelli che getta languidi sguardi al mirino della telecamera. La voce di sottofondo recita: «Adotta un ragazzo; 100% genuino oppure 80% morbidezza (riferito magari a due bei baffi neri)». Ma che diamine è adottaunragazzo.it?

Il sito esiste, non è una presa in giro: sull’[i]homepage[/i] c’è scritto “[i]AdottaUnRagazzo.it è una community dove solo le ragazze possono abbordare i ragazzi! Affinché i ragazzi possano parlare con le ragazze occorre che queste ultime li abbiano aggiunti nel loro carrello oppure che gli abbiano già parlato. Fate crescere la vostra popolarità parlando con il maggior numero di persone![/i]”. Come andare a fare la spesa, più o meno, solo che invece di dire «mi dia 1 chilo di mele cotogne», si dirà «mi dia un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che abbia esperienza come principe delle fiabe, grazie».

Quindi, in breve, adottaunragazzo.it è un sito di incontri al quale possono accedere solo ed esclusivamente le donne? Di nuovo il sito dice: “[i]AdottaUnRagazzo.it risponde ai bisogni di tutti i single, che si tratti di un uomo in cerca di una donna o di una donna in cerca di un uomo[/i]”. Ah, ecco.

E ancora: “[i]Fare nuovi incontri su internet non è mai stato così facile. Ti senti più libero e disinibito, cade un muro, puoi parlare virtualmente con decine di persone che hanno un profilo che ti attrae ed è magnifico! Noi di Adotta desideriamo il meglio per i nostri utenti. La cosa essenziale per noi è che trovi il lui o la lei che risponde il più possibile alle tue aspettative: amicizia, avventura di una sera, grande amore. Nel rispetto dei suoi utenti, AdottaUnRagazzo.it si impegna a non creare falsi profili per aumentare artificialmente la lista delle persone da incontrare. Adotta si impegna anche a non utilizzare hostess o servizi di animazione destinati ad aumentare il numero di contatti o di discussioni sul sito. È vietato pubblicare qualunque dato personale: numero di telefono, indirizzo e-mail, indrizzo web. Qualunque proposta a carattere o a connotazione discriminatoria, ingiuriosa o aggressiva può determinare la chiusura del conto utente senza preavviso. La prostituzione è formalmente vietata sul sito. Le foto devono obbligatoriamente ritrarti. Non si accettano foto in topless o di nudi! La pubblicazione di foto a sfondo sessuale può determinare la chiusura del conto[/i]”. Ecco qualche informazione in più.

La pubblicità gioca, è inevitabile non ammetterlo, sul concetto di donna–oggetto che è sempre stato tema delicatissimo nella nostra società. Da Miss Italia (quest’anno oscurata in tv) alle veline. Il sito si propone, infatti, di ‘ribaltare’ il luogo comune, abbattendo il muro del pregiudizio. Qual è quindi l’idea di fondo? “[i]Su AdottaUnRagazzo gli uomini sono relegati al rango di oggetti e sono le donne a fare shopping. Dopo essersi iscritti, i ragazzi compilano la scheda prodotto e si mettono sullo scaffale. Devono quindi attendere giudiziosamente che una cliente voglia aggiungerli al carrello per poter iniziare una conversazione. Prima non possono inviare messaggi[/i]”. Lei che sceglie lui, insomma.

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Andando avanti nella lettura delle norme di base del sito, inoltre, si accenna a ‘carrelli’, ‘incantesimi’, ‘stelle’, ‘cuori’. Una sorta di gioco di ruolo versione mondo reale. È il caso di trattarli, perciò, come modalità dell’eroe o dell’eroina di turno. Ecco i significati.

Modalità ‘arma carrello’: le donne sono clienti che fanno shopping e possono mettere gli uomini nel loro carrello. Una volta nel carrello, l’uomo le può finalmente scrivere.

Modalità ‘arma incantesimo’: i ragazzi hanno il diritto di inviare incantesimi alle clienti per farsi notare. Si può ottenere un incantesimo facendo parte del Buzz Team o invitando una/o dei propri amici.

Modalità ‘stella’(aspetto generale, maneggiabilità…): le stelle servono alle clienti per valutare l’uomo in base a vari criteri. Le clienti fanno delle annotazioni sull’uomo.

Modalità ‘regole di prudenza’ (potere tutto femminile): “[i]Se disgraziatamente un utente con il quale hai avuto uno scambio ti sembra sospetto, o il suo profilo ti sembra inadeguato, non esitare a comunicarcelo cliccando su ‘Segnalare questo rompiscatole’ sul suo profilo; verificheremo rapidamente come stanno le cose. AdottaUnRagazzo.it dispone di un team di moderatori che hanno il compito di sorvegliare il sito costantemente. Essi intervengono quando viene loro segnalato un problema di comportamento e verificano tutte le foto e tutti gli annunci prima che siano postati. In linea di massima, il Servizio Clienti di AdottaUnRagazzo.it si impegna a rispondere alle e-mail e alle richieste entro 48 ore. Le osservazioni sono sistematicamente inviate al servizio interessato. AdottaUnRagazzo.it non comunicherà mai i tuoi dati a nessun utente[/i].”.

Non si può ancora parlare con le persone del proprio sesso perché AdottaUnRagazzo.it è un sito di incontri unicamente tra uomini e donne. Attualmente, però, è allo studio una versione gay e lesbo.

Con gli spot provocatori che invertono i ruoli, AdottaUnRagazzo.it ha incontrato molte difficoltà nel farsi accettare dagli organi di censura. Una banda in basso sullo schermo spiega l’humor della pubblicità: «[i]Nessun uomo è stato maltrattato durante le riprese di questo clip[/i]».

A sentire il direttore internazionale, Sébastien Sikorski, «il sito italiano lanciato all’inizio dell’anno conta già circa 70 000 visitatori unici al mese». Un vero affare virtuale, verrebbe da dire. E fra doppi sensi, sensi ricuciti e pregiudizi capovolti a mo’ di calzino, non è che rimane ancora un po’ di posto per chi vorrebbe una storia del tipo ‘Harry ti presento Sally’?