
È morta sul colpo Felicia Mateo, la dominicana 49enne uccisa con un colpo di fucile dal vicino di casa Mario Ciabattoni, ieri mattina a Bellante, in provincia di Teramo. Lo ha stabilito l’autopsia, eseguita nel pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale di Teramo dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra.
Secondo i primi risultati il proiettile calibro 12 sparato con il fucile da caccia dal pensionato 73enne è penetrato sotto la scapola destra della vittima ed è fuoriuscito all’altezza del seno sinistro: nella sua traiettoria ha lacerato cuore, polmoni e fegato, provocando la morte quasi istantanea.
Intanto, Mario Ciabattoni ha trascorso la prima notte nel carcere di Castrogno, dopo essere stato sentito dal pubblico ministero della Procura di Teramo Davide Rosati, che conduce l’inchiesta su delitto. Ha dichiarato di essersi pentito del gesto, aggiungendo che per lui si è trattato di una liberazione. I due, dopo anni di liti condominiali, si sono scontrati per l’ennesima volta in piena notte e poi al mattino nella caserma dei carabinieri dove la prima si era recata per rispettare l’obbligo di firma e il secondo per denunciarla per l’ennesima volta.
L’uomo dovrebbe comparire dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia entro la settimana, per rispondere di omicidio volontario aggravato. Non è escluso che all’esito del confronto con il giudice, la difesa del pensionato, rappresentata dall’avvocato Cataldo Mariano, chieda gli arresti domiciliari, anche in considerazione dell’età dell’indagato. Nel maggio scorso, nella vicenda intervenne il gip del tribunale di Teramo, Giovanni de Rensis, che emise nei confronti della vittima un provvedimento di allontanamento dall’abitazione per due mesi con l’accusa di stalking. Secondo quanto appreso negli ambienti investigativi la vittima, Felicia Mateo, aveva fatto oggetto Ciabattoni e la moglie Lola di continue vessazioni e litigi, con mobili spostati di notte, continui rumori molesti addirittura liquidi buttati dal balcone superiore sui panni e la biancheria stesi ad asciugare.