Poeti estemporanei a Collicello di Cagnano

21 agosto 2013 | 10:21
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Poeti estemporanei a Collicello di Cagnano

di Nando Giammarini*

I giovani della Chenga di Cagnano Amiterno – forza propulsiva del territorio – organizzano per il 23 e 24 agosto, a Collicello, due serate all’insegna della musica, della cultura, della gastronomia e delle tradizioni. Oserei dire suoni, canti e sapori della tradizione. Musica da ascoltare per la qualità e il virtuosismo che esprimono gli artisti, anche con note di sottofondo. E così continua l’estate, la festa, il divertimento sotto le stelle nell’incanto dei nostri monti: austeri, selvaggi, incontaminati.

Una festa voluta dai giovani, semplice, essenziale, ma di grande valore umano e sociale proprio perché ancorata ai tipici sentimenti della cultura popolare. Si tratta di incontri al suono dell’antico strumento musicale della montagna per eccellenza che potremmo definire “notti degli organetti”. Essi furono inventati in Austria nel 1829 e attualmente sono prodotti da artigiani nel nostro Paese; parliamo di un’arte antica che auguriamoci non tramonterà mai poiché fa parte della nostra storia e delle nostre tradizioni. Salutiamo con gioia e soddisfazione la riscoperta nell’Alta Valle dell’Aterno, con tanti giovani che seguono corsi di organetto ed esprimono tutta la loro bravura e la loro passione. Graditissima l’occasione per rivolgergli, insieme a tutti gli altri ragazzi, i migliori auguri per una brillante carriera artistica.

La seconda serata, sabato 24 a partire dalle 21, sarà resa unica nel suo genere da una grandiosa esibizione poetica che scorrerà serenamente tra ricche libagioni e ottave rime declamate dai bravissimi poeti laziali dell’Alta Valle del Velino Alessio Runci, Donato e Pietro de Acutis e Giampiero Giamocante. Da Civitavecchia arriverà l’unica donna che si cimenta in questa antica arte, la regina indiscussa della sestina Agnese Monaldi; dal nostro Abruzzo, dal vicino Montereale, un valente poeta che farà gli onori di casa: Marcello Patrizi. Al sottoscritto è affidato l’arduo compito di presentare la serata. Lo farò con gioia ed entusiasmo in virtù dei giovanili trascorsi di amicizia che mi legano a Cagnano, ora rinnovati dai miei figli, e per sostenere quest’antica tradizione che deve assolutamente rimanere in auge poichè autentica espressione di saggezza e sapienza popolare. Pur nella sua modestia e fortemente ridimensionata, essa si pone oggi come un evento importante nelle località in cui si riesce ad organizzarla in quanto mette in bella evidenza la bravura degli estempori cantori. Loro sono dotati di un immenso dono di natura, in un attimo debbono riprendere la rima del poeta precedente (obbligo di concatenamento), elaborare i versi e metterli in rima. Per il resto l’esibizione si svolgerà come di consueto con un saluto al paese e agli organizzatori dell’evento, a seguire vari temi a contrasto che animeranno e renderanno lieta la serata.

In segno di rispetto e riconoscenza ricorderemo Adriano Rinaldi di Mascioni, un pastore, un poeta e un amico molto noto da queste parti per la sua bravura e disponibilità, che ci ha recentemente lasciati. Alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze. Ai giovani organizzatori i sensi della mia gratitudine e rinnovata ammirazione, sperando che in tanti arrivino a salutare la ridente iniziativa e siano di sprono ad altri loro coetanei affinchè si impegnino per il bene del Paese. La bella manifestazione cagnanese agostana si pone quale festosa circostanza che vede protagoniste sensibilità diverse in un connubio di tratti interessanti e suggestivi tra musica e poesia estemporanea. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento agli organizzatori e gli auguri per uno strepitoso successo all’iniziativa.

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