
«Si è svolto ieri il primo incontro, come previsto dalla legge 223 del 1991, tra azienda e sindacati in merito alla questione Afm L’Aquila. L’Ugl, rappresentata dal segretario regionale Piero Peretti e dalla Rsa della Afm Fabrizio Cococcetta, ha contestato fermamente, chiedendone il ritiro, la procedura, che appare carente sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale. Circostanze queste che, in caso di risoluzione negativa dell’intera vicenda, ci porterebbero ad impugnare gli atti in tribunale». A comunicarlo, attraverso una nota, sono i portavoce di Ugl L’Aquila.
«L’Afm Spa, rappresentata dal presidente Giorgio Masciocchi e dal direttore generale Roberto Fontana – prosegue la nota – ha deciso di mantenere aperta la procedura e si è impegnata a convocare, per il prossimo incontro fissato per lunedì 26 agosto, il sindaco Massimo Cialente o persona formalmente incaricata a rappresentare il Comune. Contrariamente alle rassicurazioni rilasciate pubblicamente nei giorni scorsi sia dal sindaco che dal presidente, abbiamo dovuto constatare che la situazione è in una totale fase di stallo e non si intravedono, ad oggi, concrete soluzioni che possano far rientrare i licenziamenti. Grave appare la latitanza del Comune che, è bene ricordarlo, rappresenta la proprietà essendo il socio unico della Afm Spa».
«Chiediamo pubblicamente al sindaco Cialente che a chiacchiere si è sempre fatto garante della salvaguardia di tutti i posti di lavoro delle municipalizzate – si legge ancora nella nota dei portavoce dell’Ugl L’Aquila – di intervenire personalmente alla riunione di lunedì, portando la soluzione che scongiuri i licenziamenti. Questa volta non possono esserci alibi».