Perdonanza, la spending review

23 agosto 2013 | 15:01
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Perdonanza, la spending review

di Antonella Calcagni

Anche il Comitato Perdonanza ha deciso quest’anno di avviare una sorta di [i]spending review[/i] della manifestazione. Tagliare è dunque la parola d’ordine. Una operazione che non ha risparmiato neanche la chiesa. Ad essere ridotta da questa edizione sarà infatti l’offerta che il Comitato annualmente porgeva, attraverso la Curia aquilana, al cardinale incaricato del rito di apertura della Porta Santa al quale peraltro è donata annualmente anche la Croce d’oro creata dall’artista, Laura Caliendo.

L’offerta era ormai stabilita per consuetudine in 2.500 euro l’anno, cifra che faceva il paio con diecimila euro che sempre il Comitato (Comune dell’Aquila) elargiva annualmente alla Curia aquilana per la buona riuscita della manifestazione. Insomma, per la divulgazione dei programmi nelle parrocchie, la realizzazioni di pieghevoli. Tutto qui.

In una recente riunione il nuovo arcivescovo, Giuseppe Petrocchi ha determinato una inversione di rotta: basta con i diecimila euro, alla Curia non servono. Il Comune usi i fondi per opere di bene. In relazione poi all’offerta per l’apertura della Porta Santa Comune e Curia sembrano aver raggiunto un nuovo accordo. «Quest’anno – spiega l’assessore Alfredo Moroni – abbiamo condiviso con il nuovo arcivescovo Giuseppe Petrocchi la decisione di elargire un’offerta di mille euro da devolvere in beneficenza all’associazione indicata dal cardinale che aprirà la Porta santa, in questo caso Domenico Calcagno». Non soldi, ma opere di bene, dunque.

C’è da chiedersi tuttavia quante e quali opere di bene siano stati compiute dai cardinali che si sono susseguiti con i 2.500 euro elargiti dal Comitato Perdonanza. Stessa domanda si impone per i diecimila euro stanziati annualmente dal comitato alla Curia.

Sotto esame nei giorni scorsi, lo ricordiamo, è finito anche il bilancio della Curia aquilana. Petrocchi lo sta spulciando voce per voce, al fine di eliminare i costi superflui e le stranezze di ogni genere. A dare una mano al prelato saranno due consulenti laici esterni che avevano collaborato con Petrocchi anche a Latina.