
Ha preso il via a Montesilvano la raccolta firme sui dodici referendum in materia di giustizia e diritto civile, tra cui quello per l’abrogazione parziale della legge Merlin in materia di prostituzione.
Primo firmatario è stato il sindaco della città adriatica, Attilio Di Mattia, che nei giorni scorsi aveva proposto provocatoriamente la possibile istituzione di ‘box del sesso‘, sul modello Zurigo. Presente per l’occasione anche il sindaco di Mogliano Veneto (Treviso), Giovanni Azzolini, promotore del referendum.
Numerose le persone che nel corso della giornata hanno raggiunto il banchetto, in piazza Diaz, per firmare, non solo il referendum relativo alla prostituzione, che è stato comunque quello più richiesto, ma anche gli altri. I Radicali Abruzzo, che hanno allestito il banchetto e che a livello regionale hanno già raccolto un migliaio di firme, hanno annunciato di voler appoggiare il referendum per l’abrogazione della legge Merlin e, in accordo con il sindaco, replicheranno l’iniziativa odierna anche sabato prossimo.
Il referendum in questione ha l’obiettivo di abrogare quegli articoli della ‘legge Merlin’ che impediscono l’apertura di luoghi di tolleranza, mantenendo invariati quelli relativi al reato di sfruttamento della prostituzione: 500 mila le firme necessarie entro fine settembre. L’obiettivo di Di Mattia è di raggiungere, a Montesilvano, 500 firme entro la fine del mese prossimo.
«Vogliamo agire sui due fronti – ha spiegato il sindaco – quello amministrativo e quello politico. Per l’eventuale istituzione dei ‘box del sesso’ abbiamo attivato contatti diplomatici con il sindaco di Zurigo e incaricato un docente universitario affinché approfondisca la normativa in materia. I cittadini sono molto favorevoli – ha aggiunto – perché si rendono conto che questo potrebbe essere il modo per risolvere un problema molto sentito».
«La legge sulla prostituzione – ha commentato Azzolini – non funziona, è obsoleta e va cambiata. Noi vogliamo intervenire con quegli strumenti che il nostro diritto consente. La proposta di Di Mattia è una di quelle proposte buone, che partono dal basso e che va incontro alle esigenze dei cittadini, ormai esasperati. Entro il 30 settembre dovremo raccogliere 500mila firma: l’impresa sembra impossibile, ma non lo è».
PDL VUOLE SFIDUCIARE DI MATTIA – «Comincerà lunedì la raccolta delle firme per depositare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, che ha proposto di aprire i box del sesso nella città adriatica». La mozione viene annunciata dal coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo Sospiri e dal gruppo consiliare del Pdl al Comune di Montesilvano, guidato da Manola Musa.
«L’idea del sindaco – dicono – offende l’istituzione stessa della famiglia e le donne. Dopo le varie reazioni registrate nei giorni scorsi, anche tra le fila dell’attuale maggioranza, contrarie all’iniziativa, verificheremo con i fatti chi difende realmente la dignità delle donne e il valore della famiglia». «Chi non firmerà la nostra mozione – aggiungono – si schiererà automaticamente dalla parte di un sindaco che non merita la carica che occupa e che ha distrutto l’immagine, anche turistica ed economica, della quinta città d’Abruzzo, senza riuscire a portare a casa una sola opera pubblica utile al territorio. A questo punto raccoglieremo anche le firme contro l’istituzione dei box del sesso a pagamento autorizzato per dimostrare qual è la reale opinione del territorio, stanco di avere un sindaco che non ha ancora capito quali sono i suoi doveri, a partire dalla cura e manutenzione della città».