
Nell’ambito della 719esima edizione della Perdonanza Celestiniana l’associazione “Teatrando e…“, propone la lettura scenica di “[i]Un viaggio con Celestino[/i]” su testo di Luigi Lombardo e Paola Cialfi.
La [i]performance[/i] – realizzata con attori, coro e musica – è in programma per lunedì 26 agosto alle ore 19 nella chiesa di San Giuseppe Artigiano in via Sassa, dove di recente sono state traslate le spoglie dello stesso Celestino V.
Leggeranno il testo gli attori: Valeria Bafile, Barbara Bologna, Paola Cialfi, Mariella Di Benedetto, Marco Farinosi, Seba-stiano Santucci e Luigi Totani. La parte musicale è affidata al Concentus Serafino Aquilano diretto da Manlio Fabrizi e al chitarrista e compositore Andrea De Petris. Verrano eseguiti brani realizzati su testi di Pietro da Morrone e altri originali composti dagli stessi Manlio Fabrizi e Andrea De Petris.
Il testo, scritto per l’occasione, vuole essere un percorso ascetico attraverso la vita di Pietro Angelerio, in seguito Papa Celestino V, sia quella nota alla storia, sia quella dei miracoli. Un percorso che ha come unico grande tema di fondo il ‘silenzio’. Un silenzio non percepito come vuoto, ma come attesa o come riflessione e meditazione. Un silenzio che porta alla pace interiore e, seguendo Celestino, al vero dialogo con lo spirito.
Gli attori si muoveranno nello spazio abbracciando gli spettatori con le voci e facendoli sentire partecipi in prima persona degli avvenimenti raccontati. Gli attori, nel senso latino di [i]actor[/i], non hanno costumi e quindi si ispirano alla neutralità. In questa ‘neutralità’ dell’abbigliamento degli attori c’è il momento dell’elezione di Pietro Angelerio a Papa, esaltato con abiti ricchi e sfarzosi che poi verranno deposti per ritornare a quelli dimessi e umili dell’eremita del Morrone. La regia, a cura di Paola Cialfi, ha voluto creare vari piani che vanno dai canti proposti dal coro al racconto esposto dagli attori accompagnati dalla chitarra, creando in alcuni momenti immagini che meglio fanno comprendere il percorso, non senza uno sguardo rapidissimo all’attualità del viaggio ‘filosofico’ intrapreso da Pietro Angelerio. L’ingresso è libero.