
di Marcello Spimpolo
Il terzo Memorial intitolato a Lorenzo “Ciccio” Sebastiani si è concluso con un derby romano in finale e questa volta i vincitori hanno i colori biancocelesti della Lazio 1927, che, battendo le Fiamme Oro per 5 a 0, hanno strappato ai cugini poliziotti il trofeo che detenevano dall’anno scorso, quando però il torneo era un “seven”.
Il Memorial quest’anno è passato al rugby a 15 con due tempi da 20 minuti l’uno, e ha visto ai nastri di partenza le due romane militanti nel Campionato d’Eccellenza insieme all’Aquila Rugby, quest’anno in A1, e alla neopromossa in A2 Gran Sasso Rugby.
Nuova la formula, nuova anche la [i]location[/i] visto che per l’indisponibilità del Fattori si è giocato nel campo della Guardia di Finanza. L’unica cosa che è rimasta costante, nonostante il maltempo di oggi pomeriggio, è stata la presenza di un folto pubblico che ha ripagato gli sforzi organizzativi dell’associazione “Amici di Lorenzo”, motore di questa manifestazione.
{{*ExtraImg_157657_ArtImgRight_300x200_}}Il torneo è iniziato con il sorteggio delle due semifinali che hanno visto di fronte nel primo incontro L’Aquila Rugby e le Fiamme Oro. Partita molto equilibrata – il punteggio finale di 14 a 10 per i poliziotti lo testimonia – che ha mostrato un’Aquila con giovani interessanti e pieni di buona volontà. Tanta grinta, buon lavoro sui punti di incontro, una buona mediana e in attacco un rugby elementare ma efficace. In campo non si è vista la differenza di categoria rugbystica che ci sarà quest’anno fra le due compagini e questo può essere un buon viatico per la compagine neroverde. Da parte loro i cremisi di coach Presutti sono sembrati abulici, specialmente nel primo tempo, e sicuramente ancora molto imballati dal punto di vista fisico.
{{*ExtraImg_157658_ArtImgLeft_300x200_}}Nella seconda semifinale la Lazio ha battuto nettamente per 24 a 0 la Gran Sasso, ma almeno nel primo tempo i grigiorossi di capitan Giampietri hanno tenuto testa ai ben più quotati laziali. Nella ripresa però gli uomini di Pierpaolo Rotilio hanno pagato fisicamente l’impegno messo per reggere l’urto con la corazzata biancoceleste che ha preso il largo nel punteggio vincendo meritatamente. Anche la Gran Sasso, come le Fiamme Oro, ha dato l’impressione di essere un po’ imballata dai carichi di lavoro degli allenamenti in vista del campionato, ma almeno dal punto di vista caratteriale, si è vista una squadra pronta ad affrontare il salto di categoria conseguito con la promozione dell’anno scorso.
{{*ExtraImg_157659_ArtImgRight_300x200_}}Nella finale per il terzo e quarto posto c’è stato il derby fra le squadre aquilane che ha visto la vittoria dei neroverdi per 14 a 5. Molto agonismo, forse troppo, e la stanchezza che ha portato i coach ad effettuare molti cambi hanno abbassato il livello tecnico dell’incontro rispetto alle due semifinali, ma anche in questa partita si è potuto assistere a begli spunti individuali in entrambe le formazioni e a feroci battaglie sui punti di incontro.
La finale, disputata in pieno crepuscolo, è stata anch’essa molto equilibrata – tanto da finire solo 5 a 0 per una meta non trasformata per i laziali – ma ha ribadito, a parer nostro, la superiorità tecnica e fisica a questo punto della preparazione dei biancocelesti di De Angelis e Mazzi che hanno quindi vinto meritatamente il torneo.
Al termine della finale, Amerigo Sebastiani, fratello di Lorenzo, ha premiato con una targa ricordo i capitani delle quattro formazioni e, insieme al dottor Porzio di “L’Aquila per la vita”, sponsor etico della manifestazione, con lo splendido trofeo dedicato a “Ciccio” il capitano della Lazio 1927. L’appuntamento è per l’anno prossimo con un torneo ancora più bello, ancora più importante perchè, come ha dichiarato Amerigo, «Lorenzo se lo merita».