L’Aquila: Pergamene restaurate tornano a Archivio Arcidiocesi

Tornate presso l’Archivio Arcidiocesano dell’Aquila le 4 pergamene affidate alle cure del responsabile del Laboratorio Restauro San Giorgio di Roma, Adriano Pandimigli.
La prima pergamena è una donazione pro anima del 1222 ed è la testimonianza più antica conservata; la seconda è una “lettera graziosa” di Alessandro IV del 1256 con la quale viene traslata la sede vescovile da Forcona a L’Aquila; il terzo documento è un’altra “lettera graziosa” prodotta, questa volta, dalla cancelleria papale di Celestino V del 1294, a quel tempo residente all’Aquila, per esentare il lebbrosario di Sant’Antonio di Vallis Interia (Preturo) dalla giurisdizione episcopale e laica; l’ultimo documento è un falso diplomatico del 956 attribuito alla cancelleria imperiale di Ottone I.
Roberto Biondi, Responsabile dell’Archivio Arcidiocesano, ha sottolineato l’importanza dell’operazione alla presenza dei tre persone – Fabio Alessandroni, Giovanni Ciuca e Dino Pignatelli – che hanno offerto il loro contributo per realizzare il restauro.
Ulteriori fondi sono stati recuperati grazie ai servizi offerti dall’Archivio, quali la riproduzione fotografica, sulla quale è stata istituita una sorta di ‘tassa di scopo’ proprio per raccogliere fondi destinati a questo tipo di iniziative.
«A questo restauro – ha detto Biondi – faranno seguito altri impegni volti alla conservazione del ricchissimo patrimonio archivistico, per garantire la fruizione di documenti unici. A questo scopo sarà realizzato un book fotografico di alcuni registri e codici manoscritti che necessitano di un tempestivo intervento da presentare a potenziali altri sensibili benefattori».