«Case da gioco per finanziare ricostruzione L’Aquila»

27 agosto 2013 | 10:15
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«Case da gioco per finanziare ricostruzione L’Aquila»

«Visto l’ottimo risultato della raccolta firme condotta sabato scorso a Montesilvano e Popoli, nonché a Raiano (Aq), grazie alla coordinatrice Uaar della Provincia di L’Aquila, Liana Moca, i radicali abruzzesi torneranno in piazza nel fine settimana, sia a Popoli – per iniziativa di Gianni Natale e Pino Camarra – che a Montesilvano, dove oltre ai dodici quesiti radicali, sarà possibile sottoscrivere anche quello per la parziale abrogazione della legge Merlin». A comunicarlo sono i Radicali abruzzesi.

«Il referendum, promosso – si legge nella nota – dal sindaco di Mogliano Veneto, Giovanni Azzolini, pur conservando la punibilità del reato di sfruttamento della prostituzione, mira alla riapertura delle cosiddette case chiuse. Proprio il primo cittadino di Mogliano, ospite, sabato scorso, del sindaco di Montesilvano, ha avuto modo di presentare l’iniziativa cui i radicali abruzzesi, in coerenza con lo spirito referendario ed antiproibizionista che da sempre anima il movimento di Marco Pannella, hanno ritenuto di aderire».

In proposito, l’esponente della segreteria di Radicali Abruzzo Alessio Di Carlo ha spiegato che «anche la prostituzione – come il gioco d’azzardo di cui abbiamo parlato nei giorni passati – è attività diffusa capillarmente e priva di regolamentazione, con la conseguenza che, pur essendo, di fatto, perfettamente consentita, finisce per arricchire le mafie e ridurre in condizioni di sfruttamento le vittime di certi traffici».

«Dalla legalizzazione del fenomeno avremmo enormi benefici fiscali – ha spiegato Di Carlo – visto che alcune professioniste del settore, le cosiddette escort, attualmente guadagnano diverse migliaia di euro al mese, senza alcuna contribuzione alla fiscalità generale» aggiungendo che «al tempo stesso sarebbe garantita protezione e tutela, anche sanitaria, alle lucciole che invece esercitano l’attività in strada, in condizioni assai meno agevoli».

L’esponente radicale è poi tornato sul tema della apertura delle case da gioco, segnalando anche in questo caso i benefici fiscali che deriverebbero dalla legalizzazione. «Lo stesso Casinò di Venezia – ha detto Di Carlo – venne istituito per finanziare i lavori di manutenzione della laguna. Di qui la nostra proposta: in Abruzzo, non solo a Montesilvano ma nelle principali località, gli introiti delle case da gioco potrebbero essere utilizzati per finanziare i lavori di ricostruzione dell’Aquila, permettendo finalmente al Capoluogo di poter contare su un afflusso di denaro del quale, fino ad ora, si è solo sentito parlare».